In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

mercoledì 5 agosto 2020

S.Tenente BOFFI Luigi






20° Fanteria Brigata Brescia

Nato a Milano il 1 Settembre 1888
Morto sul Monte San Michele il 11 Novembre 1915
Sepolto a -----




Note storiche:

L'11 Novembre 1915 vedeva il 20° fanteria che con il 19° formava la Brigata Brescia schierato nel settore tra Cima 4 e San Martino del Carso. Essa apparteneva con la Brigata Ferrara e il 131° fanteria alla 22^ Divisione XI° Corpo d'Armata . La IV° battaglia dell'Isonzo era cominciata il giorno prima e la notte era tarscorsa tranquilla tranne qualche fuoco di fucileria e di artiglieria per disturbare il nemico. Viene tentato anche di far brillare dei tubi di gelatina ma che a causa dell'umidità fallisce in quanto l'umidità non permette l'accensione delle micce.
Nella mattinata la visibiltà è fortemente ostacolata da pioggia dirotta, per cui il tiro d'artiglieria perde di efficacia.
L'avanzata delle fanterie cominciò alle ore 12.
La brigata Regina, sulla destra della 21^ divisione, riesce in ripetuti attacchi alla baionetta della 21^ divisione, riesce in ripetuti attacchi alla baionetta ad impadronirsi di gran parte del ridottino, mentre la brigata Pisa, sulla sinistra non può avanzare, a causa delle forti resistenze incontrate nel “Groviglio” nel fuoco intenso delle artiglierie avversarie.La 22^ divisione avanza su tutta la fronte fino ad arrestarsi ai reticolati nemici, e cioè il 131° fanteria verso la cima 3; il 19° fanteria verso cima 4; la brigata Ferrara verso il trincerone dei sacchi a terra, tra cima 4 e cappella S. Martino.
La 29^ divisione, nonostante il violento fuoco a raffiche del nemico, avanzava contro il costone di quota 124 che scende da cima n. 1, ma deve anch’essa arrestarsi, dopo superato notevoli difficoltà di terreno, di fronte a più ordini di reticolati nemici, attraverso il primo dei quali apre un piccolo varco che cerca poi nella notte di ampliare.
A causa dell’aumentare della piena dell’Isonzo nella notte sono stati ripiegati i ponti di Sagrado.Il comd. di corpo d’armata informa che uno scoppio di granata travolse la gloriosa bandiera del 9° fanteria, della quale nonostante le accurate ricerche continuate da un drappello di quel reggimento lasciato sul posto, anche dopo il ritiro della 21^ divisione, non è stato possibile rinvenire che le medaglie e lembi del drappo.
Il comd. d’armata esprime dispiacere per l’incidente ed invita ad proseguire ancora accuratamente le ricerche per ritrovare almeno la freccia della bandiera.
La descrizione di questa giornata da parte del Comando della III^ Armata non trova citato il 20° fanteria il quale operò con il 19° nel settore di Cima 3 del Monte San Michele come lo dimostra la mappa postata di seguito.
Il Sottotenente BOFFI apparteneva alla 12^ compagnia del III° battaglione, e fu colpito come l'attesta il suo atto di morte da una pallottola nella zona del labbro superiore uccidendolo. Questo è avvenuto alle ore 11.30, mezz'ora prima dell'ora indicata del'inizio dell'avanzata delle fanteria.
BOFFI Luigi era noto come giocatore di calcio dell'Internazionale dove militò con una solo presenza nel campionato della 1^ categoria l'allora Serie A odierna nel 1910-11, oltre ad essere un atleta come velocista.
Fu sepolto dopo la sua morte nel cimitero di Peteano presso il casello ferroviario 46.
Attualmente non si conosce il suo luogo di sepoltura. molto probabile che dopo la guerra i suoi resti siano stati traslati a Milano  città di nascita e di residenza, da parte dei suoi famigliari.



Mappa dell'XI° Corpo d'Armata con lo schieramento dei reparti all'inizio della IV^ battaglia dell'Isonzo con indicato il battaglione del Sottotenente BOFFI :




l'Ordine di operazione n. 30 emanato dal Comando dell'IX° Corpo d'armata per l'11 Novembre 1915: