In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

lunedì 25 gennaio 2021

S.Tenente ORECCHIO Giuseppe

 

138° Reggimento Fanteria Brigata Barletta

 

Nato a Messina il 20 aprile 1889
Morto  a Redipuglia il 27 agosto 1915
Sepolto a ------- 


La Brigata Barletta era entrata in linea  a richiesta del XIII° C.A. con il 137° reggimento il 30 Luglio 1915, sul settore a Est di Polazzo a  Monte Sei Busi con la 27^ Divisione a sostituzione del 14° fanteria che l'aveva visto protagonista alla fine di luglio in vari azioni offensive e poi con la conseguente conquista della quota 111. Il 137° fu protagonosta nei primi giorni di agosto di azioni verso la quota 118 del Sei Busi,  che gli costò gravi perdite nell'azione del 2 agosto ebbe ben 188 morti. Il 138° Rimane ancora di riserva ma entrerà in linea inizialmente con un battaglione il giorno 16 agosto 1915 con la 25^ Divisione, mentre gli altri due battaglioni disponibili il giono 18 furono messi a riserva in caso di attacco ditro la fronte delle due divisioni 25^ e 31^. Fino a quel giorno ci furono diverse azioni in quel settore dove operavano le Brigate Macerata, Piacenza, Chieti, il 49° battaglione Bersaglieri, 142° fantera e il 137° fanteria, reparti che appartenevano alle due Divisioni citate. Il 21 di agosto il II° battaglione del 138° che fin dalla notte sul 19 era dislocato presso Redipuglia e il I° battaglione dello stesso reggimento assumevano la nuova dislocazione loro assegnata nella zona del Sei Busi. La giornata del 25 agosto, vedrà una serrie di attacchi da parte dei vari reparti dislocati nel settore della 25^ Divisione . Vero le ore 12.30 reparti del 138° fanteria lanciati alla baionetta su quota 118 ne avevano preso il possesso, ma il centro del reggimento non avendoli potuti sostenere per l'intenso fuoco nemico, sono stati costretti a ripiegare subendo gravi perdite. accertati quasi 85 morti con i dispersi, tra questi trovò la morte anche il Comandante del 138° reggimento il Colonnello GIRAUD Oreste, al quale successivamente verrà nominato in suo onore un tratto di trincea nei pressi di quota 118. Il giorno dopo altri dieci soldati decedevano nelle strutture sanitarie di conseguenza delle ferite subite durante l'azione del giorno prima. 
IL 27 agosto il mattino cominciava  con alcuni tiri di artiglieria avversaria presso alcuni lavori di approccio eseguiti nel sottosettore di destra verso quota 112. 
La giornata proseguiva tranquilla nel settore del 138° fanteria, la recente azione del 25 era ancora viva nella mente e nei pensieri degli uomini che presidiavano la linea assegnata, il posto di medicazione del reggimento posto a Redipuglia nei pressi della chiesetta del paese, vedeva finalmente un pò di tranquillità dopo il grande lavoro per i feriti che vi erano giunti durante e dopo l'azione del 25 che misero sotto pressione il personale medico presente.
 Era una bella giornata di di fine agosto, era un venerdì, la giornata si stava concludendo e il sole scendendeva all'orizzonte verso il mare, nel frattempo il Sottotenente ORECCHIO scendeva a quel posto di medicazione ; il motivo rimarrà ancora oscuro, non si sa di preciso  se per una ferita, oppure per un malessere personale, come attestano fonti diverse, ma il tutto non era tanto grave ed il momento di tregua sul fronte  lo portava a farsi visitare. Ma il destino si stava per compiere per lui come per altri uomini che occupavano il posto di medicazione del reggimento. Verso le ore 19 alcune granate austriache  di grosso calibro  cadono su Redipuglia una di queste colpisce in pieno il posto di medicazione causando la morte di 4 Ufficiali fra cui 2 medici, un Ufficiale medico gravemente ferito e la morte di 13 uomini di truppa e 30 i feriti. 
Gli Ufficiali deceduti furono: Il  Tenente Medico  CERONE Alfonso , il Tenente LUCIDI Noè e SILVESTRIS Salvatore; il Sottotenente ORECCHIO Giuseppe; mentre gli uomini di truppa che si è potuto accertare attualmente sono: Sergente Magg. GIANGASPERO Luigi ; Sergente SURDO Umberto; Soldati: CASTELLI Andrea, LEONE Emanuele, LEONETTI Michele, RAMIREZ Antonino.

Note: Ci sono diverse versioni riguardo a  questo fatto appena narrato, alcune provenienti da fonti militari ed altre da articoli di giornale dedicati ai caduti le quali hanno creato un po' di discrepanze. Sicuramente le più attendibili e dalle quali è stato tratto la narrazione dei fatti sopra citati proviene dal Diario della 31^ Divisione. Però un'altra fonte dell'Esercito Italiano, proveniente dal diario della III^ Armata, dove la quale riferisce che la granata colpiva il campanile della chiesa di Redipuglia e questa crollando seppelliva il posto di medicazione. La chiesetta di Redipuglia all'epoca non aveva un campanile (vedi foto)  la stessa chiesetta inoltre sembra che sia stata semidistrutta tra le due prime battaglie dell'Isonzo cioè a Luglio 1915, ma è probabile che questa fonte più recente abbia confuso le date e che invece si riferiva proprio alla data del  27 agosto. La più clamorosa invece,  riguarda l'annuncio uscito il 9 settembre 1915, sulla "GAZZETTA di MESSINA" dove l'articolo descriveva il fatto successo a Pieve di Livinalongo sotto il Col di Lana e che il Sottotenente ORECCHIO dopo essere stato male di notte (molto probabile che così sia stato) chiese di scendere all'infermeria dell'Ospedale del paese,e  che subito dopo giunto l'artiglieria auistriaca vi aprì un violento fuoco d'artiglieria sul paesello colpendo l'Ospedale, e nelle rovine furono travolti feriti, medici e suore e anche il Sottotenente ORECCHIO.
Purtroppo la certezza sul motivo per il quale il Sottotenente ORECCHIO si recò nel posto di medicazione rimane al momento sconosciuto. E' molto probabile che nonostante lo sproposito riportato sul giornale di Messina, ci sia stata invece riporatata  la verità sui motivi di salute che hanno indotto l'ufficiale a recarsi nel posto di sanità per essere curato e dove poi vi trovò la morte.
 
 
Il Tenente  LUCIDI Noe' 
 

 Il Tenente Medico CERONE Alfonso


La chiesetta di Redipuglia prima di essere distrutta:



Mappa con indicata la posizione della Chiesetta di Redipuglia e luogo del posto di medicazione del 138° Fanteria:


L'articolo della "Gazzetta di Messina" (tratto dal sito 14-18):


Ringrazio Fabrizio Corso e Federico Sancimino per la collaborazione per la realizzazione di questo post