In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

mercoledì 8 giugno 2022

S. Tenente GALLONE Luigi

 

2° Reggimento Genio 140^ Compagnia Zappatori

 

Nato a Roma il 12 Dicembre 1886
Morto a Quota 187 il 13 Agosto 1916
Sepolto a ---------- 


Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare

 
 Costante esempio di coraggio in precedenti azioni, noncurante del pericolo, dirigeva, con mirabile serenità e calma, sotto intenso fuoco, i propri soldati nei lavori di rafforzamento di una posizione strappata al nemico, e dava continua prova di alto sentimento del dovere, finchè cadeva eroicamente sul campo.
Territorio di Lokvica, 13 Agosto 1916


Note Storiche:

<<Cara Mamma
Stamane, appena svegliato, dissi subito le mie orazioni, perchè il mio primo pensiero dev'essere a Gesù che mi ha aiutato tantisismo. Stanotte dormi steso sulla nuda terra, eppure sono molto riposato, e vedo Gesù che mi da tanta salute. Come conoscerai dai comunicvati, l'avanzata prosegue magnificamente: presi parte anche all'assalto del S.Michele, e da ieri l'altro sono al seguito della Brigata Granatieri. Sono in primissima linea, e a parte il pericolo cui ormai non si pensa più è interessante seguire i movimenti dei vari reparti. Il Maggiore dei Granatieri è molto gentile, e ha detto al mio Comandante che era contento dell'opera mia. durante la giornata di ieri che fu molto pericolosa, ma glorisosa. Di tutto questo ti prego di tacere, perchè questo aiuto lo debbo solo alla Provvidenza e non a me. Sempre tuo Gigi.>>
 
Questa fu l'ultima lettera che il Sottotenente GALLONE scrisse a sua Madre, il giorno dopo 13 Agosto, prima di mezzogiorno cadeva colpito a morte nei pressi di quota 187 così viene citato in uno suo memoriale. Anche se un'altra fonte e l'atto di morte portano l'ora di  morte tra le 4 e le 5 del mattino.
 
Il Sottotenente GALLONE apparteneva alla 140^ Compagnia Zappatori del LX Battaglione della 49^ Divisione. La compagnia fu assegnata dal 10 Agosto 1916 nel corso della 6^ battaglia dell'Isonzo alla Brigata Granatieri di Sardegna  Il reparto si distinse nelle precedenti azioni e con gravi perdite. Il giorno stesso 10 Agosto, dapprima con un plotone al comando del Sottotenente FERRAZZOLI Augusto poi con gli altri due la compagnia avanzò ad ovest di Cotici ed il giorno dopo fino a quota 187 sulla strada Gabrje Gorenje - Oppacchiasella, ove eseguì lavori di sbarramento e di altro genere che continuò fino a tutto il 10 sotto il fuoco nemico. La sua attività rischiosa fu proseguita il giorno 13 nel quale fu più violenta la reazione nemica, il primo effetto della quale fu la fine del Sottotenente GALLONE Luigi ucciso verso le ore 5 mentre svolgevo i lavori. Verso le ore 15.30 della stessa giornata, poi il 2° ed il 4° plotone della compagnia furono posti ai fianchi della 11^ Compagnia del 2° Granatieri per cooperare all'attacco della posizione fra quota 187 e Lokvica, mentre il 3° plotone fu posto di rincalzo..
Il diario del 2° Granatieri porta la dislocazione al mattino del 13 Agosto 1916 del 2° e 3° battaglione in linea tra la quota 198 e 187 con il 2° battaglione a sinistra e il 3° quello al quale vi si trovavano i plotoni della 140^ Compagnia Genio Zappatori del Sottotennete GALLONE a destra (q. 187) 
 
Il Sottotenente GALLONE fu colpito a morte nel petto da parte di un colpo di fucile, la setssa pallottola dopo aver attraversato il cuore ferì al braccio sinistro un ufficiale dei Bombardieri. GALLONE  fu poi sepolto a Sdraussina 
 
 
 
Schizzo del Sottotenente ORIUNDI della 12^ Compagnia 2° Granatieri fatto il 12 Agosto 1916, con indicante le posizioni tra la quota 198 e 187:
 

 
Le quote 198 e 197 viste dal Brestovec, si vedono in primo piano la zona dove sorgevano i tre cimiteri di Devetachi Marescalchi, Cisterni e Cicognani:



 

lunedì 6 giugno 2022

Profumo di Tabacco

 

La tenevi stretta tra i denti, come le tue mani afferravano strette  i manici della mitragliatrice, Eri li da solo, in quella posizione  davanti al nemico che sempre più numeroso arrivava a te. Tu eri calmo in quei tuoi ultimi istanti di vita, il freddo di quel giorno di Novembre non lo sentivi . Volevi solo fare il tuo dovere fino all’ultimo. <<Non devono passare>>, queste parole come una litania cantavano il loro ultimo canto nella tua mente. Usciva lento e debole ancora il profumo dolce di quel tabacco ormai spento da quella compagna di tante ore di tante  giornate di  guerra. Ora giace li al posto tuo, appoggiata su queste foglie secche e umide di questo bosco  a testimoniare che tu sei  rimasto fino all’ultimo. Quel profumo di tabacco non esce più, e lei non sarà mai  più stretta tra i tuoi denti. Ciao  bersagliere senza nome.

Crepo delle Staipe 7 Novembre 1917

mercoledì 1 giugno 2022

Un giorno che muore

 

Muore la mia pietà in questo giorno, muore tra queste pietre mute, muore nel nostro sangue. Le mie mani giunte sono tremanti, le rivolgo al cielo, che rosso infuocato, non so se ascolta le mie suppliche, come il mio dolore che il mio corpo non ascolta più,. L’indifferenza alla morte, tra la morte. I caduti attorno a me, non mi fanno più compassione, perché dovrebbe farmela? Se domani sarò anch’io uno di loro! No Non è cinismo è la realtà di un uomo, che fatto soldato non vede più la differenza tra la vita e morte. Il fucile fa parte di me, come l’elmetto incrostato di fango, l’uniforme lacera, che attaccata alla mia pelle si disfa ogni giorno come il mio cuore, in questa guerra assurda, dove non vedo l’odio, ma solo la rassegnazione al dovere di farla. E sperare ogni giorno, che questo sia l’ultimo e  che finisca presto , ma quando sarà questo giorno? Non è per te oggi soldato, la risposta che cerchi, ora il tuo posto è in questa trincea rossa di fango, che si uniforma al sangue versato . Vorrei parlare del mio dolore, ma chi mi ascolta? Nessuno lo potrà fare, le teste chine al dolore di chi mi sta a fianco, parlano da sole, nessun conforto, nessuna pace in questo giorno che muore.....