15° Reggimento Fanteria - Brigata “Savona” -
3a. Compagnia
3a. Compagnia
Nato a Polignano a Mare (BA) il 6 giugno 1895
Morto
a Redipuglia (GO) il 10 ottobre 1915
Note storiche
Distretti di reclutamento della Brigata SAVONA
Alessandria, Ancona, Caserta, Cremona, Cuneo, Firenze, Gaeta, Girgenti, Milano,
Perugia, Sacile, Sassari.
Riassunto delle operazioni durante l’anno 1915:
Ultimate le operazioni di mobilitazione, la brigata parte il 1° giugno dalle ordinarie sedi di
Caserta e Gaeta, ed il 15 giugno trovasi riunita nei pressi di Campoformido
alla dipendenza della 20a divisione (X Corpo d’armata).Le nostre truppe, raggiunta la linea dell’Isonzo, si apprestano all’offensiva per impadronirsi del
margine dell’altopiano
Carsico (battaglia dell’Isonzo, 23 giugno 7 luglio).Entrata in linea il 25
giugno la brigata Savona occupa con il 16° fanteria alcune posizioni sulla destra del Canale
Dottori, e col 15°, s’impadronisce di Polazzo e si
spinge sulle pendici occidentali di q. 92. Nei giorni successivi l’azione, benché tenacemente
contrastata dal nemico, viene proseguita con energia e “singolare valore” per ampliare il possesso delle alture
ad est di Polazzo, e poter procedere all’occupazione di M. Sei Busi: e il 2 luglio, il 16° fanteria, superata, a prezzo di
sensibili perdite, la resistenza austriaca, riesce ad occupare alcuni
trinceramenti sulle pendici di q. 89 (sudest di Polazzo); contemporaneamente la
10a compagnia del 15°,
insieme con reparti del 64°, si impadronisce del caposaldo costituito dal
saliente fra q. 92 e q. 89. Tutte le posizioni conquistate vengono mantenute a
malgrado dei violenti contrattacchi dell’avversario.
Dopo questa prima impresa e nonostante le perdite notevoli (oltre 1900
uomini fuori combattimento, dei quali 42 ufficiali) i fanti della Savona si
accingono con virile animo a nuovi e non meno aspri cimenti. Per affermarsi
saldamente sull’altopiano
Carsico, accanitamente contrastato dal nemico protetto da profonde trincee e da
imponenti difese accessorie, le azioni offensive si succedono a breve scadenza;
iniziata la 2a battaglia dell’Isonzo (18 luglio 3 agosto), la brigata Savona, che è
in linea fra q. 89 e Redipuglia, riprende l’attacco contro le alture ad est di Polazzo.
Mentre il 15°,
raggiunti il giorno 25 i reticolati nemici, oltrepassa l’indomani il primo ordine di
trincee, il 16°, in
questo stesso giorno, occupa a sua volta alcuni tratti di trincea catturando
150 prigionieri. Perdite: circa 600 uomini dei quali 33 ufficiali.
Ricostituitasi, la Savona, dopo un periodo di riposo, trovasi nuovamente
in linea ai primi di ottobre e prende parte alla 3° battaglia dell’Isonzo (18 ottobre 4 novembre)
contro le posizioni del M. Sei Busi. Il giorno 21, infatti essa punta contro le
trincee di q. 112 e q. 118 conquistandone alcuni tratti e catturando circa 500
prigionieri, con un’azione
risoluta quanto sanguinosa (oltre 1700 uomini fuori combattimento, fra cui 43
ufficiali), che meritò alla Bandiera del 15° la medaglia di bronzo al valor militare.
Il 23 novembre la Savona si riunisce a Villa Vicentina. Il comando di brigata
ed il 15°
reggimento, iniziano il trasferimento in Albania il successivo 26, il 2
dicembre sbarcano a Valona, donde raggiungono Durazzo il 19.
Angelo viene destinato alla 3ª. Compagnia - 15° Reggimento Fanteria (con sede a
Caserta) della Brigata “Savona”, reclutata in Campania.
All’inizio delle ostilità le brigate “Savona”(15°-16°) e “Cagliari”(63°-64°) facevano parte della 20ª. Divisione che, assieme alla 19ª. Divisione, formavano il X° Corpo d’Armata “Napoli”, comandato dal Generale
Domenico Grandi e alle dirette dipendenze del Comando Supremo.
La “Savona” (15° e 16°) il 24 maggio 1915 era in forza alla III Armata che
doveva combattere sul fronte isontino, dall’Adriatico a Manzano (UD).Inizialmente quest’Armata era comandata dal
Generale Vincenzo Garioni e poi dal Duca D’Aosta e aveva in seno il VI°, VII° e XI° Corpi d’Armata.
Venerdì 30 Luglio, Angelo giungeva in Territorio
dichiarato in Stato di Guerra ed il suo battessimo del fuoco capitava in
operazioni "minori", svolte dalla “Savona”, sul medio corso dell'Isonzo.
Nella giornata del 10 Ottobre continuano i lavori di
rafforzamento di riattamento delle trincee e di approccio verso le posizioni
nemiche.
Il Comandante della Brigata (Magg. Gen. Guerrini) si
reca personalmente a studiare i lavori da farsi per i detti approcci a più
propriamente per quelli che dovranno portarci a includere nella nostra
occupazione Monte Sei Busi
A Tal'uopo si prendono anche accordi fra le due
Divisioni confinante 20^ e 14^ e le due Brigate Savona e Acqui.
L'artiglieria avversaria aggiusta il tiro sulla trincea
del Comando del 15° e lo
costringe a sloggiare.
Nelle 24 ore il 15° conta 6 feriti.
(Come si legge nel Diario di Brigata il 15° Fanteria del quale fa parte il soldato GARRAPPA non avrebbe subito dei morti, si deduce quindi che risulti uno dei feriti poi deceduto poco tempo dopo)
Mappa con le dislocazioni della Brigata Savona il 14 Ottobre 1915, erano le stesse del 10 Ottobre evidenziato dal cerchio giallo la posizione del I° Battaglione quello del Soldato Garrappa:
IL’ 08/11/2016, il Ministero della Difesa, informa che “il
Soldato Angelo GARRAPPA, già effettivo al 15° Reggimento Fanteria, 3^ Compagnia
della “Brigata Savona”, risulta deceduto il 10 ottobre 1915, per ferite
riportate in combattimento in seguito a uno scoppio di una bomba, in trincea a
quota 118 alture di Redipuglia (zona ubicata a circa 2 Km ad est di
Redipuglia), e sepolto a presso tale località. A suo tempo, le Salme dei
militari tumulate in quella zona sono state, esumate e traslate, sia in forma
“Nota” che “Ignota”, nel Sacrario Militare di Redipuglia del Comune di Fogliano
(GO), dove tuttavia non figura il nominativo del Soldato Angelo
GARRAPPA.Purtroppo, al momento delle esumazioni, molti Resti, tra i quali
presumibilmente anche quelli del Soldato Angelo GARRAPPA, non furono
identificati per carenza di elementi idonei ad un riconoscimento certo e
vennero collocati fra quelli degli “Ignoti” nel predetto Sacrario.” E’
pertanto, tuttavia presumibile, che anche i Resti del Soldato Angelo GARRAPPA
riposino tra questi.
l'Atto di Morte del soldato GARRAPPA :
Ringrazio per la realizzazione di questo post il nipote del soldato Garrappa il Prof. Arq. Jorge Alberto Garrappa