47° Fanteria Brigata Ferrara
Nato a Castellana Grotte il 3 Ottobre 1885
Morto a Castelnuovo del Carso il 19 Luglio 1915
Sepolto al Sacrario di Redipuglia 9° Gradone Loculo 17780
Note Storiche:
IL 47° Fanteria, il giorno 19 Luglio venivano assegnati su richiesta del Comandante della 21^ Divisione due Battaglioni sulla linea tra Castelnuovo e Bosco Lancia, mentre il 48° Fanteria sempre della Brigata Ferrara era in linea con la 19^ Divisione nel settore di Castelnuovo.
Ma vediamo meglio la descrizione di questa giornata tratto dal diario storico della Brigata Ferrara:
Nella notte del 19 nulla di nuovo. Le truppe sono ricoverate nelle posizioni in cui avevano ripiegato la sera prima ( il 48° non ha potuto mantenere le posizioni nella trincea a Squadra ) .
Il mattino alle ore 5 ha inizio il fuoco d'artiglieria preparatorio all'avanzata della fanteria.
Alle ore 5.50 il Comando della 19^ Divisione comunica d'aver messo a disposizione del Comandante del settore (Generale Angeli "Comandante della Brigata Ferrara") il 31° fanteria , del quale due battaglioni ed il Comando del reggimento trovandosi già a Sagrado, ed un battaglione in marcia da Cassegliano verso Sagrado, ed autorizza il predetto Comandante di spostare in riserva quei reparti del 32°çhe resterà da destinare. Di conseguenza il Comandante il settore dispone :il 31° avanzi verso Castelnuovo, e seguendo il movimento a nuclei. Detti nuclei dovranno andare a occupare il posto occupato dal 32°. I Drappelli del 32° a mano a mano che saranno sostituiti dovranno essere messi al coperto nel bosco, quali riserva e ciò fino a nuovo ordine.
Alle ore 8.10 il Comando della 19^ Divisione comunica che quello della 21^ farà attaccare con i due battaglioni del 47^, messi a disposizione, di fianco alla divisione i trinceramenti nemici, fra Castelnuovo e Bosco Triangolare per agevolare l'azione delle truppe dipendenti del Comandante il Settore di Castelnuovo.
Il detto Comandante risponde ringraziando ed accogliendo con entusiasmo la notizia della cooperazione della 21^ Divisione. Prega però vivamente di fare in modo che tale azione sia ritardata fino alle ore pomeridiane perché occorre che l'artiglieria abbia tempo di agire contro i fortissimi trinceramenti nemici, che sono ancora in molta parte intatti e nei quali sono ancora raccolti dei reparti nemici.
Alle ore 9 l'artiglieria avversaria esegue tiro a granate e sharpnels contro il diroccato Castello di Castelnuovo dov'era stabilito l'osservatorio del Comandante del Settore.
Alle ore 9.30 una granata cade sul tetto del Castello, lo sfonda cadono le pareti della camera ove trovavasi il Comandante della Brigata Ferrara (Magg. Gen. Angeli) , che cade ricoperto dalle macerie e ferito in molte parti del corpo.
Il Comando del Settore viene assunto dal Comandante la Brigata Siena (Col. Chiaramella - Interinale) , e la Brigata Ferrara cessa di funzionare per ordine del Comando della 19^ divisione in considerazione che essa ha a Castelnuovo il solo 48° fanteria ed un battaglione del 47°,e tenuto conto che il Colonnello Comandante il 48° e il suo Ufficiale superiore dipende al reggimento.
Si chiude qui il diario della Brigata Ferrara del 19 Luglio senza specificare se l'attacco previsto sia stato fatto, cosa che invece avvenne come lo descrive il Diario della 21^ Divisione dove erano assegnati i due battaglioni del 47° fanteria:
Alle ore 11.30 si inizia l'avanzata con larga ricognizione di pattuglie accolte da fucileria dalla fanteria avversaria riparata in trincea. Nel Bosco Cappuccio la manovra delle pattuglie spinte è ostacolata oltre che dal fuoco da reticolati.
Nel settore di destra fronteggiato da un profondo reticolato deve far postare le truppe e far procedere da pattuglie a tentativi di taglio dei reticolati e scoppio di tubi esplosivi. L'operazione viene tentata più volte malgrado i fuoco avversario ed il lancio di bombe a mano fatto dalle trincee.
Alle ore 14 l'avanzata procede lentamente sempre ostacolata dalla fucileria e dal tiro delle mitragliatrici.
Alle ore 14.30 si fa osservare al Comandante del Settore di destra che l'azione impegnata è ferma e non risponde ai concetti del Comando il quale vuole con azione combinata ed avvolgente concorrere all'avanzata della 19^ Divisione. Si Ordini di attenersi agli ordini dati.
Alle ore 14.50 il Comandante del Settore del centro comunica di aver occupato il margine sud del Bosco Triangolare e di aver fatto rilevante bottino di armi e munizioni, mentre l'avanzata nel Bosco Cappuccio è fortemente ostacolata
Il cappellano GIANNUZZI troverà la morte alle ore 9 del mattino,ora in cui come si è letto sopra cominciava il tiro dell'artiglieria Austriaca che provocò anche il ferimento del Mag. Generale Angeli, in tale occasione il Don GIANNUZZI verrà colpito da una granata che gli causerà il decesso. Fu successivamente sepolto alle basi del Bosco di Sagrado. Prima di essere definitivamente sepolto al Sacrario di Redipuglia la sua tomba si trovava al Cimitero nr. 47 di Sdraussina.
Il tenente Don GIANNUZZI Pietro fu il primo Cappellano militare a morire sul Carso.
Mappa con indicato il Bosco Triangolare zona di operazioni dei due battaglioni del 47° fanteria operanti con il la 21^ Divisione.
Il detto Comandante risponde ringraziando ed accogliendo con entusiasmo la notizia della cooperazione della 21^ Divisione. Prega però vivamente di fare in modo che tale azione sia ritardata fino alle ore pomeridiane perché occorre che l'artiglieria abbia tempo di agire contro i fortissimi trinceramenti nemici, che sono ancora in molta parte intatti e nei quali sono ancora raccolti dei reparti nemici.
Alle ore 9 l'artiglieria avversaria esegue tiro a granate e sharpnels contro il diroccato Castello di Castelnuovo dov'era stabilito l'osservatorio del Comandante del Settore.
Alle ore 9.30 una granata cade sul tetto del Castello, lo sfonda cadono le pareti della camera ove trovavasi il Comandante della Brigata Ferrara (Magg. Gen. Angeli) , che cade ricoperto dalle macerie e ferito in molte parti del corpo.
Il Comando del Settore viene assunto dal Comandante la Brigata Siena (Col. Chiaramella - Interinale) , e la Brigata Ferrara cessa di funzionare per ordine del Comando della 19^ divisione in considerazione che essa ha a Castelnuovo il solo 48° fanteria ed un battaglione del 47°,e tenuto conto che il Colonnello Comandante il 48° e il suo Ufficiale superiore dipende al reggimento.
Si chiude qui il diario della Brigata Ferrara del 19 Luglio senza specificare se l'attacco previsto sia stato fatto, cosa che invece avvenne come lo descrive il Diario della 21^ Divisione dove erano assegnati i due battaglioni del 47° fanteria:
Alle ore 11.30 si inizia l'avanzata con larga ricognizione di pattuglie accolte da fucileria dalla fanteria avversaria riparata in trincea. Nel Bosco Cappuccio la manovra delle pattuglie spinte è ostacolata oltre che dal fuoco da reticolati.
Nel settore di destra fronteggiato da un profondo reticolato deve far postare le truppe e far procedere da pattuglie a tentativi di taglio dei reticolati e scoppio di tubi esplosivi. L'operazione viene tentata più volte malgrado i fuoco avversario ed il lancio di bombe a mano fatto dalle trincee.
Alle ore 14 l'avanzata procede lentamente sempre ostacolata dalla fucileria e dal tiro delle mitragliatrici.
Alle ore 14.30 si fa osservare al Comandante del Settore di destra che l'azione impegnata è ferma e non risponde ai concetti del Comando il quale vuole con azione combinata ed avvolgente concorrere all'avanzata della 19^ Divisione. Si Ordini di attenersi agli ordini dati.
Alle ore 14.50 il Comandante del Settore del centro comunica di aver occupato il margine sud del Bosco Triangolare e di aver fatto rilevante bottino di armi e munizioni, mentre l'avanzata nel Bosco Cappuccio è fortemente ostacolata
Il cappellano GIANNUZZI troverà la morte alle ore 9 del mattino,ora in cui come si è letto sopra cominciava il tiro dell'artiglieria Austriaca che provocò anche il ferimento del Mag. Generale Angeli, in tale occasione il Don GIANNUZZI verrà colpito da una granata che gli causerà il decesso. Fu successivamente sepolto alle basi del Bosco di Sagrado. Prima di essere definitivamente sepolto al Sacrario di Redipuglia la sua tomba si trovava al Cimitero nr. 47 di Sdraussina.
Il tenente Don GIANNUZZI Pietro fu il primo Cappellano militare a morire sul Carso.
Mappa con indicato il Bosco Triangolare zona di operazioni dei due battaglioni del 47° fanteria operanti con il la 21^ Divisione.
Targa dedicata a Don GIANNUZZI a Castellana Grotte:
tratta dal sito http://www.vivicastellanagrotte.it
Ringrazio Federica Delunardo per il suo aiuto nelle ricerche