113° Fanteria Brigata Mantova
Nato a Prignano sulla Secchia (MO) il 24 Febbraio 1895
Morto a Quota 219 (Selo) il 2 Giugno 1917
Sepolto al Sacrario di Redipuglia tra gl'ignoti.
Note Storiche:
23 maggio 1917
Il 113° Fanteria assieme all'altro reggimento della Brigata Mantova nel corso della X^ Battaglia dell'Isonzo, apparteneva alla 33^ Divisione inizialmente con la Brigata Padova.
La Brigata Mantova con i suoi cinque battaglioni, doveva attaccare dopo aver superato il ridottino austriaco di quota 208 Sud, dovevano portarsi al quadrivio di quota 192, e attaccare le posizioni di quota 238 e 241. Mentre cinque battaglioni della Brigata Padova e un battaglione del 113° schierata su tre scaglioni all'ala sinistra doveva attaccare a Nord con successivi avvolgimenti da est le quote 238, 235 e 219. Il 113° fanteria, occupate le prime due linee di trincee nemiche, puntò sulle posizioni di quota 238 e 241 affermandosi su quest'ultima.
Alla sera causa le rilevanti perdite della 33^ Divisione fu messa alla stessa a disposizione la brigata Granatieri.
25 Maggio 1917
La 33^ Divisione costituì due masse di manovra la prima: Brigata Bari e Siena e 1° Granatieri doveva puntare lungo le direttive Selo-Stari Lovka. indi volgere a Nord per attaccare di rovescio le difese nemiche (q.241-1.247-q.224-q.246) che ostacolavano l'avanzata delle divisioni 34^ e 31^.
La Brigata Mantova e Padova e II° Granatieri avevano il compito di sboccare a est di quota 238 e puntare verso Versic e Korite.
26 Maggio 1917
La 33^ Divisione riuscì tuttavia a rioccupare la quota 241, perduta la mattina e a mantenersi sulle pendici occidentali di quota 219.
27 Maggio 1917
La Brigata Mantova viene ritirata nella notte tra il 27 e il 28 maggio dalla prima linea e mandata a riposo a Cassegliano.
Il Soldato Bellegati, morirà il 2 giugno 1917, giorni successivi alla presenza del proprio reggimento in prima linea. Sicuramente egli sarà stato ferito gravemente nei giorni 26 o 27 Maggio e rimasto li prima di essere trovato. per essere successivamente curato, è probabile che per la sua grave ferita e di non essere stato ritrovato immediatamente, abbia poi procurato la sua morte avvenuta in zona quota 219 il 2 giugno 1917. Il suo corpo venne poi recuperato il giorno 6 giugno.
Questa puo' essere l'ipotesi più probabile, se non quella che nonostante il cambio della brigata che scendeva a riposo, si sarebbe trovato in una zona avanzata ed esposta al fuoco nemico tanto da non poter ripiegare, e rimase li fino al 2 giugno dove fu colpito mortalmente.
Egli riposa oggi nel sacrario di Redipuglia tra gl'ignoti.
Ringrazio il nipote Antonio Camerini
mappa con indicata la zona di azione della 33^ Divisione:
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