40° Fanteria Brigata Bologna
Nato a Gaeta il 20 Novembre 1889
Morto nella Sezione Sanità della 19^ Divisione a Cassegliano il 5 Luglio 1915
Sepolto al Sacrario di Redipuglia
Foto della Tomba del Tenente Astarita nel Cimitero di San Pier D'Isonzo:
Mentre, sprezzante del pericolo, avanzava, alla testa del proprio reparto, sotto un violentissimo fuoco nemico, cadeva mortalmente ferito.
Monte San Michele, 4 Luglio 1915
Note Storiche:
Il 40° Reggimento Fanteria della Brigata Bologna, nel
corso della 1^ Battaglia dell'Isonzo apparteneva alla 19^ Divisione X° Corpo
d'Armata, con le Brigate Siena e Savona e il 24° Reggimento Artiglieria da
Campagna.
Giorno Domenica 4 Luglio 1915:
Alle ore 9.30 circa le truppe di riva sinistra
dell’Isonzo sono così dislocate:
due battaglioni del 40° sostenuti da due del 29° puntano
su S. Martino, le loro truppe più avanzate hanno già oltrepassato le trincee
costruite nei giorni precedenti;
il 30° fanteria, rinforzato da un battaglione del 40°,
procede in direzione di S. Michele, e le sue linee più avanzate sono al limite del bosco di fronte ai
reticolati.
Nel pomeriggio il 40° fanteria continua ad avanzare verso
S. Martino del Carso, ma molto lentamente, a causa dei tiri di infilata,
provenienti sulla sinistra delle artiglierie nemiche, sulla destra delle
mitragliatrici, non essendo riuscita la brigata Siena ad occupare il ridotto di
Castelnuovo. Anche i battaglioni del 30° fanteria procedono lentissimi sul
contrafforte di M. S. Michele.
La nostra artiglieria da campagna sostiene la fanteria
battendo i reticolati e le trincee nemiche, alcune delle quali vengono
abbandonate dal nemico, e batte alcuni reparti nemici che cercano radunarsi al
coperto di contro al 30° fanteria.
Nel complesso i maggiori ostacoli incontrati all’avanzata
sono stati dati dalla grande efficacia dei tiri d’infilata nemici.
Durante la giornata sono stati catturati oltre 300
prigionieri.
La 20^ divisione deve muovere all’alba all’attacco di M.
Sei Busi; la 19^ fiancheggiarla, facendo cadere le difese nemiche che ha di
fronte, nella zona già sgombra dai reticolati, e deve inoltre guarnire Castelnuovo
con il battaglione del 40° fanteria che già lo occupa, per mantenere il
collegamento con la brigata Pisa che opera verso S. Martino.
I due battaglioni del 39° fanteria, prima assegnati alla
20^ divisione, e il bgl. ciclisti costituiscono la riserva di armata.
Mentre la brigata Savona lavora per rafforzarsi sulle
posizioni già occupate, la brigata Cagliari avanza in direzione di M. Sei busi.
Il movimento procede molto lentamente per la grande efficacia del fuoco
avversario, proveniente, sulla fronte, dalle fanterie nemiche, che lanciano
anche bombe asfissianti, sul fianco delle artiglierie e dalle mitragliatrici
appostate fra Castelnuovo e Monte S. Michele.
Pure l’avanzata della 19^ divisione incontra molta
resistenza nel seguire il movimento della 20^.
Durante tutta la giornata continuano i lenti progressi
delle truppe del corpo d’armata, e nel pomeriggio il 31° riesce a conquistare
un ridotto di Castelnuovo, mentre la 20^ divisione estende la occupazione nella
regione di M. Sei Busi.
Durante le operazioni vengono catturati oltre 400
prigionieri, fra i quali 13 ufficiali che presidiavano il ridotto di Castelnuovo.
In questa giornata verrà ferito a morte il Tenente Astarita, dove morirà il giorno seguente alla Sezione Sanità della 19^ Divisione a Cassegliano, verrà poi sepolto nel cimitero di San Pier d'Isonzo.
In questa giornata verrà ferito a morte il Tenente Astarita, dove morirà il giorno seguente alla Sezione Sanità della 19^ Divisione a Cassegliano, verrà poi sepolto nel cimitero di San Pier d'Isonzo.
Situazione della 19^ Divisione il 2 Luglio 1915 (Aussme):
Foto della Tomba del Tenente Astarita nel Cimitero di San Pier D'Isonzo:
Si ringrazia per la foto della Tomba di Astarita
l'Archivio Storico Dal Molin
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