20° Fanteria Brigata Brescia
Nato a Siena il 1 Febbraio 1894
Morto sul Monte San Michele il 12 maggio 1916
Sepolto a -------
Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Diresse un pericoloso lavoro di camminamento ad immediata vicinanza del nemico, esponendosi, per incorare i soldati, finché non rimase ferito.
Monte San Michele, 1 Febbraio 1916
Note Storiche:
IL 20° Reggimento con il 19° formava la Brigata Brescia, nel Maggio del 1916 faceva con la Brigata Ferrara della 22^ Divisione. La zona del fronte occupata era dal Monte San Michele alla Sella di San Martino. Il 14 Maggio L'esercito Austriaco svolge un azione dimostrativa nel settore del Fronte dell'Isonzo per mascherare l'inizio dell'offensiva nel Trentino conosciuta come "Strafexpedition".
Nella mattinata
l’artiglieria nemica con tiro lento ed insistente a granate e shrapnel batte la
fronte della 21^ divisione, specialmente in corrispondenza dell’ “Elemento
quadrangolare”. Verso le ore 14 apre violentissimo fuoco di tutti i calibri a
granata e a shrapnel e con grosse bombarde, battendo con intensità eccezionale
tutte le trincee ed i camminamenti della 22^ divisione, alle quali sembra che
abbia prodotto sensibili danni.
Verso le 15 sono fatte intervenire
alcune nostre batterie per tiri lenti di rappresaglia contro i trinceramenti
nemici e doline retrostanti, ove sono ricoveri e comandi, e continuando poi il
fuoco nemico con la massima intensità. Verso le ore 17 sono stati fatti
eseguire alcuni tiri contro batterie nemiche ben individuate col concorso delle
artiglierie e degli altri corpi d’armata.
Verso le 19 sulla fronte
“Albero Isolato”-“Cappella diruta”-“Groviglio” si manifesta vivace fuoco di
fucileria e si notano movimenti di fanteria contro i quali entrano prontamente
in azione le artiglierie da campagna e gli obici pesanti campali mentre i medi
calibri eseguiscono tiri d’interdizione sul rovescio delle linee nemiche.
Il fuoco dell’artiglieria
avversaria continua violentissimo sin verso le ore 21, poi va attenuandosi.
14 maggio 1916
Giornata terribile. Dalle 14.30 alle 20 tutto il settore di San Martino, è stato sottoposto a un bombardamento nemico formidabile. Noi qui, nella Lunetta quasi incolumi; la mia compagnia ha avuto soltanto 4 morti e otto o nove feriti. Da uno spiraglio aperto fra i sacchetti, ho assistito a una scena infernale . Incredibili gli effetti dei duecentottanta e dei trecentocinque forse. (E cadevano anche in prima linea) . Sotto la catteratta dei proiettili saettati dal cielo, tutto il terreno della zona battuta, dal gelido volto di pietra, si è mutato ai miei occhi esterefatti in una immane lastra di piombo fumigante e in bollore come la crosta di certe focacce troppo esposte alla fiamma.... Ma in certi momenti il fimo prodotto da le esplosioni era tale che non si scorgeva più nulla; una cortina di fumo acre stagnante, dilacerata qua e là da schianti rossi, vividissimi, in mezzo ai quali nettamente si distinguevano proiettati in alto, da uno svolazzare macabro di fantocci, corpi umani fatti a brani; gambe,braccia, torsi stroncati....Una vera bolgia dantesca.
La nostra artiglieria,poco attiva fino al momento buono, dell'attacco cioè nemico che si è sferrato alle 20, ma poi.....
Tratto da "Storie di Uomini Dal Fronte di San Martino" di Gianfranco Simonit:
Mappa con le linee della zona di San Martino del Carso
Per questo post ringrazio Lucia Masotti
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