1° Genio 36^ Compagnia Zappatori
Nato a Agropoli il 15 Ottobre 1884
Morto a Palichisce il 5 Agosto 1916
Sepolto al Sacrario di Redipuglia 4^ Gradone Loculo 7606
Note Storiche:
Il XXV corpo, più a sud, aveva in linea le divisioni 4^ e 14^ coi battaglioni zappatori LV e VII.
Colla 4^ divisione come nelle precedenti azioni lavorò in linea il LV battaglione zappatori, formato dalle compagnie 103^, 147^ e 180^. Seguiva la 14^ divisione il VII battaglione zappatori, veterano del Carso, già distintosi attorno a Monfalcone e formato sempre dalle compagnie zappatori 7^, 19^ e 36^. La 7^ compagnia zappatori trovavasi dal 17 agosto a Dolina Innominata, intenta ai suoi lavori consueti di rafforzamento e con tre dei suoi plotoni dovette schierarsi il 21 agosto per difendere un tratto di trinceramento. In quello stesso giorno il quarto plotone della compagnia a disposizione del 17° fanteria a Dolina Due Alberi partecipò all'assalto cli q. 220 assieme ai fanti. Durante la giornata il reparto contò due morti e cinque feriti gravemente. Meritevole di speciale menzione fu l'opera della 36a compagnia zappatori. Questo valoroso reparto che il 23 luglio a Dolina Cucchetti aveva veduto il proprio comandante, tenente Bayon Mario, gravemente ferito durante una pericolosa ricognizione (medaglia d'argento), al comando del tenente Marini Giuseppe fu al lavoro a Castagnevizza del Carso il 19 agosto e nei giorni successivi, per riattare i danni prodotti dal bombardamento nemico. Il giorno 20 l'avversario operò un violento contrattacco ed bravi zappatori accorsero alle feritoie per respingerlo col fuoco. Il tenente Marini restò ferito e non si allontanò dal posto di combattimento senza essersi assicurato della difesa. L'aspirante Ros Alessandro ed un soldato furono uccisi da granata nemica; feriti restarono il tenente Malfi e vari altri zappatori. Ma il nemico fu respinto. Al tenente Marini fu assegnata la medaglia d'argento al valore con la seguente motivazione :
MARINI GIUSEPPE, da San Vittorio Materano (Ascoli Piceno), tenente milizia territoriale reggimento genio. - Incaricato col proprio reparto, del rafforzamento di nuove posizioni, ed essendosi manifestato un forte contrattacco nemico, disponeva con calma i suoi uomini alla difesa. Con sereno sprezzo del pericolo, percorreva sotto il violento fuoco avversario la linea, incitando la truppa a mantenersi vigile e calma. Ferito gravemente, rimaneva al proprio posto di com-battimento, rifiutando ogni soccorso. Indebolito per la copiosa per-dita di sangue, non si allontanava senza prima aver dato la consegna della linea al suo successore nel comando.
Castagnevizza, 20 agosto 1917 ».
All'aspirante Coassin Aldo fu assegnata la medaglia di bronzo. La valorosa compagnia che aveva subito notevoli perdite fu anche encomiata dal comando dell'armata. Ed il comandante del battaglione, maggiore Cintolesi Alberto, fu anche premiato con medaglia d'argento al valore per il suo comportamento animoso in quelle giornate di battaglia.
La morte del soldato CARUCCIO non è certa che sia avvenuta a Palichisce luogo della sua prima sepoltura prima di essere traslato definitivamente al Sacrario di Redipuglia.
Mappa con indicato Palichisce
La morte del soldato CARUCCIO non è certa che sia avvenuta a Palichisce luogo della sua prima sepoltura prima di essere traslato definitivamente al Sacrario di Redipuglia.
Mappa con indicato Palichisce
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