In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

mercoledì 21 agosto 2024

S.Tenente BENUSSI Bernardo (Irredento)

 

27° Reggimento Artiglieria di Campagna


Nato a Venezia il 20 Settembre 1896
Morto a Bosco Cappuccio il 27 Marzo 1916
Sepolto a -----------

Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare



Comandante di mezza batteria, sotto il fuoco nemico e colpito a morte continuava a ordinare il fuoco dei suoi pezzi, dando prova di mirabile coraggio e forza d'animo.
Bosco Cappuccio, 27 Marzo 1916


Note Storiche:

Nato a Venezia ma di origini triestine, Bernardo si arruolò volontario come irredento  e partì per il fronte il 17 Agosto 1915. Fu aggregato al 27° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il giorno della sua morte, si trovava con i suoi pezzi della 7^ batteria 3° Gruppo a Bosco Cappuccio, settore occupato dalla 22^ Divisione alla quale la batteria era alle sue dipendenze.
In quella giornata continuava l'azione dimostrativa del XI° Corpo d'Armata fronte Monte San Michele, iniziata il 26 Marzo 1916, in quanto nel settore del VI^ Corpo d'Armata , nel settore Oslavia-Podgora vi fu un contrattacco eseguito dalle truppe della 11^ e 12^ Divisione , schierate in quella zona di fronte. Nelle primissime ore del 27, su richiesta del VI^ C.A., in quanto rimandò l'attacco alla mattina di questo giorno, chiese all'XI° Corpo d'Armata per mantenere la pressione sul nemico di intensificare il fuoco delle artiglierie e ordinato alle fanterie di assumere un atteggiamento difensivistico. IL nemico rispondeva con limitata attività di fuoco d'artiglieria, ma però con nutrito fuoco di fucileria, e getto di bombe asfissianti e incendiarie. Verso le ore 10 vi fu anche accenno di attacco verso la q. 124  e costone Viola, ma subito respinto per il concentrato fuoco delle nostre artiglierie e della fucileria, 


Il Sottotenenente BENUSSI fu colpito al mattino di quella giornata, mentre dirigeva il fuoco della batteria, una pallottola da shrapnel nemico, entratagli sotto il braccio destri gli trapassò il cuore. Egli ferito mortalmente , riuscì a dire: "Sono ferito anch'io , fate fuoco con il pezzo n. 1" e poi cadde tra le braccia dei suoi uomini. Fu oi sepolto a Sdraussina.


Veduta verso Bosco Cappuccio: