In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

lunedì 9 febbraio 2015

Soldato GHISLANDI Pietro



1° Reggimento Genio 84^ Compagnia Zappatori

Nato a Greco Milanese (MI) il 29 Giugno 1898
Morto all'Ospedale Chirurgico Mobile "Città di Milano" il 19 Agosto 1917
Sepolto al Sacrario di Redipuglia

Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare 





Mirabile esempio di alto sentimento del dovere, calma e fermezza, benché mortalmente ferito, recapitava ugualmente un ordine affidatogli, trascinandosi carponi su di un terreno battuto dall'artiglieria avversaria. Spirava poco dopo, dicendosi lieto di aver fatto qualcosa di utile per la sua patria.
Alto Lokavac, 19 Agosto 1917

Note Storiche:

Nella XI^ Battaglia dell'Isonzo l'84^ Compagnia Zappatori, apparteneva unitamente alla 31^ e 53^ al I Battaglione alle dipendenza della 34^ Divisione.
Durante la battaglia, il Battaglione ebbe l'incarico di assicurare il passaggio sul basso Lokavac, mediante passerelle e ne gettò ben quattordici in presenza del nemico e sotto il suo tiro.
All'alba del 18 poterono su di esse passare, i gloriosi fanti delle Brigate Catanzaro e Salerno lanciandosi all'attacco delle munitissime posizioni nemiche.
Sospesi i tentativi di avanzata da quelle parte e ripassati i fanti sulle passerelle gettate dagli zappatori, questi che avevano resistito tutta l'azione durante il bombardamento nemico riattando le passerelle per assicurarvi il transito, dovettero distruggerle. E ciò fecero con nuovo olocausto di vite sotto il tiro nemico.
Specialmente rilevanti furono le perdite dell'84^ Compagnia che confermò le sue tradizioni di valore, come attestano le numerose ricompense al valore assegnate ai suoi componenti.
Furono infatti decorati con Medaglia d'Argento il Comandante della Compagnia Tenente Pozzi Francesco, il Tenente Barcia Pasquale, il Caporal Maggiore Guigli Luigi, il Caporale Cutrì Giuseppe
ed i soldati Cisterna Angelo e Ghislandi Pietro, quest'ultimo gloriosamente caduto, e con Medaglia di Bronzo il Tenente Minerbi Arturo, il Sottotenente Pandini carlo, il Sergente Acciaviti Zopito e il soldato D'Arcangeli Angelo.


Nella mappa indicate le posizioni della 34^ Divisione all'inizio dell'XI^ Battaglia dell'Isonzo:



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