37° Reggimento Artiglieria da Campagna 6^ Batteria
Nato a Tricesimo (UD) il 18 Ottobre 1893
Morto a Villanova di Farra il 29 Novembre 1915
Sepolto ?? al Sacrario di Redipuglia c'è il suo Loculo in Memoria
Decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare
Capo pezzo, diede ai propri dipendenti costante, insuperabile esempio di
ardimento e di fermezza. Essendo stato incendiato dal tiro nemico il
riparo del proprio pezzo, con grave pericolo di scoppio delle numerose
granate contenute nella riservetta, animosamente intraprese l'opera di
estinzione e riuscì nell'intento, nonostante la mancanza di mezzi
adeguati ed il persistere del fuoco avversario. Per due volte, essendo
il pezzo soggetto al tiro di smonto, chiese di rimanere a proseguire il
tiro da solo e rimase impavido al suo posto, continuando il fuoco con
rapidità ed efficacia e dando fulgida prova di valore, finché, colpito
da una granata nemica, incontrò morte gloriosa.
Villanova di Farra, 25 -
29 novembre 1915.
Note Storiche:
Il 37°
Reggimento di Artiglieria da Campagna nel corso della IV^ Battaglia dell'Isonzo
si trovava a fronteggiare con le sue batteria la linea del Monte San Michele
posizionate presso Villanova di Farra, durante la giornata del 29 Novembre
1915, dove trovò la morte il Cap. Magg. Pellizzari si verificarono i seguenti
avvenimenti nel settore del XI° Corpo d'Armata nel quale apparteneva il 37°
Reggimento:
Durante la
notte niente di notevole .
Nella giornata la 22^ divisione
ha ordine di insistere per impadronirsi delle cime di S. Michele, specialmente
della cima 4 e del costone fra questa e la cappella diruta di S. Martino; la
21^ deve cooperare all’azione della 22^, la 29^ di mantenere tenace difensiva;
le batterie battere gli obiettivi delle fanterie, conseguire tiri di
interdizione, mantenere in soggezione le artiglierie nemiche.La 21^ divisione
riesce, coll’ estrema ala sinistra (una compagnia del 29°), ad occupare,
risalendo il valloncello di S. Martino, una trincea nemica a poche diecina di
metri dall’abitato di S. Martino, assicurando così ancor meglio il collegamento
con le truppe più avanzate della 22^ divisione; cattura alcuni prigionieri.Tutti
gli attacchi contro le cime di S. Michele da parte della 22^ divisione
falliscono, perché nonostante il fuoco di preparazione delle artiglierie di
grosso e medio calibro concentrato sugli obiettivi, il nemico può rioccupare
prontamente le suddette posizioni non appena le nostre artiglierie allungano il
tiro, e si oppone ad ogni nostro tentativo con fuoco di fucileria, di
artiglieria, mitragliatrici ed intenso lancio di bombe a mano. Sembra pertanto
che il nemico disponga a ridosso delle cime, e in tutta la loro prossimità, di
rifugi che lo sottraggono agli effetti del nostro tiro e gli permettono di
rioccupare prontamente le trincee non appena il nostro tiro viene allungato. In
conclusione la truppa della 22^ dopo venute in più punti a contatto con le
trincee nemiche, debbono sostare nelle posizioni di ieri, tranne il 148° che
stende l’occupazione sulla destra e alquanto innanzi, sino a prendere contatto
colla compagnia del 29° fanteria avanzatasi verso S. Martino.Sulla fronte della
29^ divisione, il 132° completa la conquista della trincea intermedia per
meglio assicurare il collegamento della sua destra colla sinistra del 130°. In
questa parziale azione sono catturati i prigionieri e materiali vari.
Mappa con la dislocazione nei pressi di Villanova di Farra di alcune batterie del 37° Regg. Art. da Campagna
Villanova di farra con veduta verso ilo Monte Fortin
Cippo in memoria del Cap. Magg PELLIZZARI nella zona Monumentale del Monte San Michele
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