In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

lunedì 24 luglio 2017

Sergente ANGELINI Raffaele




39° fanteria Brigata Bologna

Nato a Buonalbergo (BN) il 18 Aprile 1885
Morto a Castelnuovo del Carso il 24 Giugno 1915
Sepolto ----------




Note Storiche:

Il 39° Reggimento di Fanteria apparteneva con il 40° alla Brigata Bologna, nel corso della I^ Battaglia dell'Isonzo (23 Giugno- 7 Luglio 1915) fu impiegato nel settore di Fogliano, con la 19^ Divisione. Occupata nelle prime avanzate la Quota 92, l'obbiettivo erano le linee di Castelnuovo del Carso, vediamo gli eventi tratti dal Diario del 39° Fanteria (USSME):

24 Giugno 1915
Nella mattina il reggimento è rimasto trincerato a quota 92. In seguito a ordine d'operazione della Brigata Bologna, alle ore 9 si è disposto all'attacco delle posizioni di Castelnuovo, col preciso obbiettivo di concorrere alla avanzata del 40° iniziando il movimento quando vedrà questo Regg.to giungere alla sua altezza e procedendo contro il fronte est di Castelnuovo. Il 3° battaglione è rimasto a quota 92 a disposizione del Comando della Brigata Bologna.
Il 2° e il 1° battaglione (quello dove apparteneva il Sergente Angelini) sono avanzati sino alla muraglia di cinta del Parco di Castelnuovo, la quale non è stata oltrepassata non essendo il terreno circostante insidiato da mine.
Reparti del 2° battaglione hanno avvicinato i trinceramenti avversari senza potere impadronirsene a causa dei resistenti reticolati costruiti in zone scoperte, battute dalla fucileria e dall'artiglieria nemica, la quale ha bersagliato i reparti del reggimento, per tutta la durata dell'azione.
I due battaglioni 1° e 2°, sono rientrati nei trinceramenti di quota 92, onde pernottarvi.
Le perdite della giornata furono di  un Ufficiale morto il Capitano Giordano Roberto e 3 Ufficiali feriti.
La truppa ha avuto 15 morti e 113 feriti.
Tra questi 15 morti c'era anche il Sergente Angelini, della 1^ Compgania come il Capitano Giordano
morto a seguito di ferite d'arma da fuoco alla fronte. Fu poi sepolto a Fogliano.
Si presume che la sua salma nella riesumazione sia risultata ignota, e quindi probabile che i suoi resti si trovino al sacrario di Redipuglia tra gl'ignoti.


Veduta verso Castelnuovo del carso da Quota 92 





Veduta verso Fogliano da Quota 92

 




In primo piano Quota 92 dietro il ciglione di Polazzo
 

 Mappa della 19^ Divisione del 2 Luglio le posizioni erano quasi le stesse del 24 Giugno 1915

 

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