In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

mercoledì 3 agosto 2022

Tenente MACCA Giulio

 90° Reggimento Fanteria Brigata Salerno
 
Nato a Noto (SR) l' 8 Gennaio 1894
Morto a quota 110 il 20 o 22  Agosto 1917
Sepolto a --------- 

Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare

Comandante di compagnia, con la calma, con l'ardire e con l'esempio, mantenne durante due giorni di aspro combattimento alto lo spirito combattivo dlele truppe. Sempre in testa al suo reparto, seppe condurlo alla conquista di forti e ben munite posizioni nemiche, finchè veniva colpito a morte durante il contrattacco.
Lokavac, 22 Agosto 1917

Note Storiche:

La Brigata Salerno dopo aver preso parte all'offensiva del Maggio 1917, nel settore tra Hudi Log e Nad Bregom, in quella di Agosto (11^ Battaglia) cambiò settore di conseguenza allo spostamento della zona di cometenza per la futura azione del XIII° C.A. al quale apparteneva la 34^ Divisione che a formarla vi erano la Brigata Salerno e Catanzaro.
Il settore dell'azione del C.A. Comandato dal  Ten. Gen. SAILER comprendeva la zona che partiva da Komarie fino al mare con le Divisioni 33^ - 28^ e 34^ quest'ultima era ubicata da quota 89 (Ovest di Flondar) al Mare.

I fatti decritti provengono dal Diario della 34^ Divisione e seguono passo per passo gli avvenimenti di quella giornata in quanto quello della Brigata per la giornata del 20 Agosto è molto scarno sui fatti accaduti :
" La dislocazione all'inizio della  giornata vedeva la Brigata Salerno con il Comanda posto zona Viadotto e i due reggimenti da q.130 e q. 43 imbocco Nord del Tunnel (ferroviario di q. 43) e il 90° lo vedeva posto nella metà  a sud della Dislocazione della Brigata. Alle ore 0 giungeva l'ordine d'operzione n. 28 emanato per fonogramma dal C.A. che prevedeva la prosecuzione delle operazioni.Alle ore 5.45 iniziò il tiro delle artiglierie, ed alle ore 8 avviene lo scatto delle fanterie. La Brigata Salerno avanzò risalendo con piccoli nuclei le pendici occidentali di q. 145 Nord e il lato settentrionale del fronte 40 - 110. Tali nuclei rivelano la presenza di forz enemiche sulla mulattiera che da q. 145 Nord scende al 2° tunnel (quota 40) . L'avanzata è anche ostacolata da numerose mitragliatrici. Viene richiesto il concorso delle artiglierie. Alle 9.50 la 29^ Divisione da occupata la quota 145 Nord metre da parte della 34^ Divisione sulle pendici di q. 145. Il II° battaglione del 142° Invese q. 40 da Nord. Ed alle ore 11 la situazione vedeva l'89° sullo sperone che da q. 145 Nord scende sulla testata del Valloncello a Nord di q. 110. Il 90° tenendo salda la q. 43 avanza insieme al II/142° contro q. 40 e il secondo tunnel. L'attacco procede lento per le numerose mitragliatrici rivelatesi sopra il secondo tunnel . Sulla sinistra, si  Alle ore 17 compronuncia un contrattacco nemico per riprendere la q. 145 Nord che è riperduta dalle truppe della 28^ Divisione. Alle 13.40 con un fonogramma del C. d'A. viene ordinato che alle 17 si riprenda l'attacco in modo che le Divisioni 28^ e 33^ cooperino all'avanzata della 34^ Divisione che si è dovuta arrestare perchè completamente scoperta sul fianco sinistro. Alle 16.30 viene ricevuta la notizia dei progressi fatti dal XXIII° C.A. oltre SElo. La 28^ Divisione ha occupato la quota 145 Nord.
Alle 16,30 comincia il concentramento di fuoco d'artiglieria per preparare l'azione per le ore 17. Alle ore 17 come preannunciato, viene sferrato il nuovo attacco che procede lentamente tra molte difficoltà. L'avanzata del btg. del 142° contro q. 40 è infranta, perciò si arresta l'operazione che diventava pericolosa per l'oscurità e alle 20.50 giunge con mezzo di fonogramma l'ordine da parte del C.di A. di rafforzarsi sulle posizioni raggiunte che debbono essere ad ogni costo conservate.
Il Tenente MACCA apparteneva alla 5^ Compagnia del 90° Reggimento della Brigata Salerno e il giorno 20 Agosto prese parte agli assalti delle  quote carsiche sopra il Lokavac come sopra descritte . Stando   all'atto di morte e anche da altre documentazioni, risulterebbe caduto in quello stesso giorno,  ma questo non è  sembra esatto,  in quanto come abbiamo visto il giorno 20 nessun reparto era ancora giunto a q. 110 . Quindi quasi sicuramente è molto probabile che sua  la morte sia avvenuta come messo nella dicitura della motivazione della sua medaglia d'argento il giorno 22 Agosto 1917,
In merito a quanto scritto sopra riguardo i fatti e la data di morte del Tenente MACCA vediamo le descrizione di cosa accadde esattamente nelle giornate del 21 e  22 Agosto sempre tratto dal diario della 34^ Divisione:
Nella  giornata del 21 Agosto, le operazioni della 34^ Divisione videro subire un attacco nemico   alle posizioni di  quota 43; esso fu nettamente respinto anche con l'intervento delle artiglierie. La Brigata Salerno nonostante che l'89° Fanteria sia stato colpito in pieno da grossi calibri, ha subito ripreso l'avanzata dalle falde di q. 145 Nord per il costone di q. 110. Veniva ordinato al Comandante Col. Brig. ZOPPI di spingere avanti la destra per il basso per approffitare dell'avanzata della 28^ sulla cresta alta. Era necessario raggiungere il costone q. 110- q.40 e il secondo tunnel veniva attaccato con un battaglione del 90° fanteria e la q. 40 con un battaglione del 142° mentre la sinistra spinta contro q. 110. L'attacco contro il costone 110-40 procedeva bene , nonostante fosse contrastato vivamente dal nemico e verso le ore 16 il battaglione del 142° s'impadroniva di q. 40 , mentre il 90°  era ancora impegnato di fronte al 2° tunnel sul quale non arrivava se non alle 18.30. La resistenza nemica all'imbocco del tunnel e alla selletta fra q. 40 e il tunnel, dava luogo a due combattimenti, ai quali concorsero efficacemente i nostri da q. 40. Vesro la sera le truppe occupanti q. 40 venivano seriamente contrattaccate e respinte sino al Valloncello tra q. 43 e q. 40, da truppe che provenivano da q. 145 Sud. A questo punto non potendosi avere sufficiente sicurezza notturna, respinti gli attacchi verso q. 110 che non si potè occupare, le nostre truppe rimediarono sulla linea pendici occidentali q. 145 Nord - mulattiera - valloncello Sud di q. 43 dove strada e ferrovia si diramano. Nella notte il nemico dopo breve bombardamento tentò due volte di aggirare il fianco sinistro dlela nostra occupazione , scendendo da q. 145 N. in dierzione del 1° tunnel: gli attacchi sono stati ributtati dalla fiera resistenza del 1° e III° battaglione del 89° fanteria.
22 Agosto 1917:
La dislocazione della Salerno porta i due Reggimenti dislocati dalle pendici di q. 145 Nord , a q. 40 (esclusa) 89° a sinistra e, 90° a destra.
Alle ore 5 giunge l'ordine dal Comando di C.d'A. che assegna come obbiettivo "impadronirsi delle quote 175 e 145 Sud" . Nella mattinata le due divisoioni 34° e 45° , presi accordi fra di loro, con operazioni di dettaglio dovranno riportarsi su q. 110 e completare la conquista del tunnel di q. 40 . Quota 110 e assegnata alla 45^ Divisione. Nella mattinata la Brigata Salerno per l'entrata in linea della 45^ Divisione si sposta sulle pendici sud-occidentali di q. 145 Nord, fronte sud-est.
Alle ore 13 inizia il fuoco di distruzione delle batterie.
Alle 13.33 scattano le fanterie.
IL 141° avanza verso q. 175, mentre la Brigata Salerno punta verso q. 145 Sud.
La Brigata Salerno in unione col 78° Fanteria compie rapidamente e brillantemente la conquista di q. 110. La Briagta Catanzaro dopo aver concorso dall'alto alla conquista di q. 110 avanza sulle pendici di q. 145 Nord. La resistenza del II° tunnel ha continuato però fino alle 15.30, ritardando l'avanzata sulla q. 145 Sud. Le due nostre Brigate risultarono essere fortemente ostacolate nell'avanzata. Dopo le 16 si assiste un tempo di arresto per rifocillare le truppe esauste, e anche per il caldo.
Viene dopo sventato dalla Brigata Salerno una minaccia di contrattacco con l'intervento di batterie da campagna.  
E' molto propabile che in questo contrattacco sia stato ferito mortalmente  colpito alla testa da una pollottola di fucile il Tenente MACCA . Purtroppo l'atto di morte dell'Ufficiale,non riporta l'ora del decesso, utile a confrontarlo con i fatti accaduti  sul campo di battaglia. 
IL 23 Agosto, vedrà cadere un altro ufficiale della 5^ Compagnia, la stessa del Tenente MACCA, si tratta del Tenente CRISTALDI Francesco, anch'egli siciliano come MACCA,  decorato di medaglia d'argento con la seguente motivazione:
 
Comandante di reparto alla testa di esso, meravigliosamente lo guidò in ripetuti attacchi alla conquista della galleria di quota 43. Cadde ucciso, sorridendo alla vittoria imminente.
Lokavaz, 23 Agosto 1917 

 
Dislocazione della 34^ Divisione alla vigilia della XI^ battaglia dell'Isonzo:
 

 


Quota 110:

Quota 110 vista da quota 40:
 

 

Per questo post ringrazio l'amico Fabrizio CORSO









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