10° reggimento Fanteria Brigata Regina
Note Storiche:
Nell'ottobre 1914 l'esercito Austro-Ungarico impegnato in Galizia, chiamava alle armi i diciottenni, ma Mario HOFMANN, cresciuto nell'amore verso l'Italia, rispose con un rifiuto reciso, e si rifugiò a Venezia. Il 24 maggio 1915 partiva al fronte arruolatosi volontario con l'esercito italiano ,con il 13° Reggimento Cavalleggeri Monferrato, dove subito si distingueva per tenacia e corraggio. Partecipò al corso allievi ufficiali e ritornò in prima linea con il grado di Aspirante dove passò poi in fanteria con la Brigata Regina. . Con il grado di Sottotenente lo troviamo nel Giugno del 1916 con il 10° Reggimento della Brigata Regina, schierato nel settore estremo destro dell'XI° C.A. il 10° Fanteria si alternava con il 9° che componeva la Brigata Regina i turni in prima linea.Il settore comprendeva il tratto che andava da quota 164 al Ridottino. Il reggimento schierava due battaglioni in linea e uno di riserva nei ricoveri a fondo valle. La Brigata Regina con la Brigata Pisa schierata dal Ridottino a Casa Diruta formavano la 21^ Divisione. Il giorno 28 Giugno 1916, prima dell'attacco dei gas, il Sottotenente HOFMANN prese parte ad un'azione dimostrativa nel suo settore.L'azione che per parte della truppe della Terza Armata doveva essere dcisamente offensiva, il 10° Fanteria aveva ricevuto ordini verbali dal Comando di Brigata di attaccare le trince nemiche sulla fronte Ridottio-Trincea dello Sperone, penetrarvi ed occuparle tutte per esapnsione laterale. Lazione che inizio alla sera con l'energica difesa del nemico con vivace fuoco di fucileria e bombe a mano i reparti non risucirono a superare il ciglio dlela trincea costringendoli a ripiegare sulla linea di partenza- L'azione portò alla perdita di una sessantina di feriti, 5 morti e circa 40 dispersi, di quetsi ultimi non si potè poi verificare con un controllo preciso causa l'attacco dei gas avvenuto il mattino successivo.
Il 29 Giugno 1916 verso le ore 5.15 il nemico dalle posizioni di San Michele, San Martino e Doberdò apriva un intenso fuoco di sbarramento su sagrado e Sdraussina, sui ponti e sulle provenienze dalla strada di fondo valle.
Subito dopo accorciava il tiro, investendo il settore della 21^ Divisione e specialmente il Ridotto Regina e il Bosco Cappuccio: insieme agli shrapnels ed alle granate scoppiavano altri proiettili emananti gas velenosi. Mentre ciò avveniva dal parapetto della trincea di I^ linea uscivano altri gas venefici spinti dalla pressione (forse pompe) e formavano una densa nube di vapori bianco-giallognoli profonda circa m. 150 alta una decina di metri ed estesa per una fronte di circa 2 km. La nube avanzava lentamente, spinta da leggerissimo vento ed investiva tutto il settore della 21^ Divisione, scavalcando il rialto del Cappuccio, e di quota 194 (Ridotta Regina) discendeva invadendo specialmente le bassure e le conche, passava sopra ed entrava nel Bosco Triangolare e nel Bosco Lancia e continuava giù fin verso L'Isonzo e Sagrado. Il momento che seguì era critico! Quantunque tutti fossero muniti di maschera, molti, sorpresi ì, non ebbero il tempo e la presenza di spirito di mettersela.
I gas di una potenza venefica straordinaria, producevano in pochi momenti un vero senso di terrore, i numerosi colpiti si contorcevano in un dolore muto, molti si ripiegavano in strane posizioni, morti quasi fulminamente.
La maggior parte degli Ufficiali colpiti essi pure come le truppe, cessavano dell'esercitare qualsiasi azione direttiva o di comando, e i soldati ancora validi, abbandonavano in massa le trincee e si rovesiavano indietro invasi di trovare uno scampo, non accorgendosi che così correndo si accompagnavano colla nube venfica. Tra questi Ufficiali colpiti c'era anche Sottotennte HOFMANN.
La situazione fu poi ristablita, Grazie al Colonello Gandolfo Comandante del 10° Reggimento, il quale riusci con la sua influenza a riportare sospingendo la massa dei suoi soldati sopravvissuti a rioccupare le trincee perdute precedentemente e bloccando poi con fuoco di fucileria e anche con l'ausiliio di alcune batterie d'artiglieria l'avanzare delle truppe austriache in quel settore.
Il corpo del Sottotenente HOFMANN dopo essere stato recuperato fu portato al cimitero di Sdraussina dove vi fu sepolto. Purtroppo la sua sepoltura non consentì successivamente durante la riusumazione della salma di avere le sue generalità corrette, tanto che poi traslato al Sacrario di Redipuglia ove vi riposa, fu sepolto come Militare ENRAU Mario, mentre sul registro dei caduti risulta come ENRAN Mario. Dopo varie ricerche personali fatte e confrontate le varie possibilità con gli altri i caduti del 10° Fanteria morti in quel 29 giugno 1916 ì, ho potuto accertare che nel loculo del Militare ENRAU Mario vi sono i resti del Sottotenente HOFMANN Mario.
Dislocazione della Brigata Regina con il 10° Reggimento Fanteria il 29 Giugno 1916:
Zona del Ridottino austriaco nel settore del 10° fanteria:
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