In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

venerdì 23 settembre 2022

Soldato IACHININOTO Saverio


 

     75° Reggimento Fanteria Brigata Napoli


Nato a Modica il 19 Novembre 1892
Morto a Poggio delle Quercie a Monfalcone il 14 Giugno 1916
Sepolto al Sacrario di Redipuglia come IACHINOTO Severino Gradone  10, loculo 19288 
 
 
 

 

Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare

Volontariamente e con grande ardimento, benchè altri che lo avevano preceduto fossero stati tutti atterrati, si slanciava avanti per aprire un varco nelle difese di una trincea nemica. Ferito, continuava ancora ad avanzare, incitando i compagni, finchè una seconda pallottola lo colpiva a morte, esempio di mirabile coraggio e di alto sentimento del dovere.
Poggio delle Quercie, 14 Giugno 1916

Note Storiche:
 
Il giorno del 14 Giugno 1916, nel settore occupato dalla 14^ Divisione era stata comandata un azione che prevedeva la rinconquista  dei trinceramenti di q. 93 e 108,  perduti nell'attacco austriaco del Maggio precedente. Per questa operazione che doveva  iniziare alle ore 20  furono incaricati 5 battaglioni della Brigata Napoli, 1 battaglione della Brigata Cremona e 3 compagnie del Genio. L'azione consisteva inizialmente valendosi di cariche esplosive di gelatina per far saltare la paratie divisorie delle trincee in comune con l'avversario e avanzando nei medesimi con i lanciafiamme , bombe a mano etc.
Nello stesso tempo dalla gola del tamburo (q.108) e dell'antica trincea dei Granatieri e del camminamento , 4 plotoni già designati muniti di bombe a mano e baionetta col fucile ad armacollo, si precipiteranno nei trinceramenti vicini già designati occupandoli quasi contemporaneamente.
Le truppe occupanti i trinceramenti che fronteggiano q. 85 faranno azioni dimostrative di fuoco per impedire che i rincalzi accorrano nel terreno contrastato.
La Brigata Napoli, dispone di larghe dotazioni di gelatina, bombe a mano e lancia torpedini che potrà adoperare per far saltare alcuni tratti di reticolato che si volessero distruggere per eseguire l'impresa.
La Brigata Napoli con tre colonne (seguita ciascuna da una compagnia Genio con materiale, partenti dala Lunetta del Palo Telegrafico, dal Poggio delle Quercie e dai trinceramenti conquistati di q. 93 e q. 108, muoveranno rispettivamente su q. 85 verso Selletta e su q. 121 protette dal fuoco d'interdizione e munite dei materiali neccesari per allargare le brecce e distruggere i reticolati.
Queste erano le direttiva emenate dal Comando della 14^ Divisione (Comandante Generale CHINOTTO)  il giorno 13 Giugno 1916, vediamo ora come si svolse  l'azione descritta dal diario storico della 14^ Divisione :
- Alle ore  20 precise, su tutta la fronte , viene iniziata contemporaneamente e di sorpresa l'azione.
La Brigata Napoli intessata all'azione nel 2° sottosettore: fronte q. 98- (esclusa) Mandria Seconda (esclusa) si svolge un brillamento di mine in precedenza collocate negli sbarramenti dell'avversario; un fuoco intenso di fucileria , lancio di bombe a mano, torpedini e spezzoni Bettica interessa di subito il settore di competenza, appoggiato con un'azione violenta di fuco di sbarramento da parte dell'artiglieria  di tutti i calibri, sia per impedire alle truppe nemiche attaccate di ritirarsi, sia per arrestare l'arrivo dei rincanzi. Pochi minuti dopo , le fanterie si lanciarono vigorosamente all'atacco. Reparti del 76° Fanteria avanzano, ostacolati seriamente dal nemico, a Sud e Nord del Tamburo . In quest'ultima parte la resistenza è maggiormente accanita. Alle 21.20 il Tamburo è quasi totalmente occupato, meno che per un lieve tratto della sua parte centrale. Contemporaneamente reparti 75° Fanteria a Sud occuparono la Croce ed una parte del camminamento 5.
L'azione contro la trincea Barreca trova accanita resistenza nell'avversario, che ha messo in azione parecchie mitragliatrici. In seguito ad eroismi individuali e collettivi verso le ore 22, reparti del 76° Fanteria, riescono ad impossessarsi del lato Nord di essa, ed aleore 22.30 altre del 75° ad occupare il tratto fra i camminamenti A eB. Alle ore 24 è conquistata tutta la Barreca e con essa i camminementi 5 - 6 e 7 e la Parallela.
Per parte della Brigata furono impiegati 5 battaglioni dei quali però il I/75° ed il III/76° ebbero azione di viglianza e dimostrativa, e solo in parte intervennero nel combattimento Il II/76° è rimasto nelle sue posizioni di Ponte Carducci quale riserva divisionale. Presero parte all'azione le compagnie del VII° Battaglione Genio 7^ - 14^ - 36^ e 66^ e quelle di zappatori divisionali. 
L'operazione ha fruttato 456 prigionieri, 7 mitragliatrici, 3 bombarde, 2 apparati telefonici, circa 600 fucili numerose casse di cartucce, ed altri materiali.
Le perdite ufficiali dichiarate a livello Divisionali furono le seguenti:
Ufficiali : uccisi 6 - feriti 14
Truppa   : uccisi 55 - feriti 455

Il soldato IACHININOTO apparteneva alla 7^ Compagnia del II° Battaglione del 75° fanteria che operò nel settore della q. 93. Egli fu colpito mortalmente alla fronte da una pallottla di fucile alle 22. Fu poi sepolto a Monfalcone presso il cimitero denominato succussivamente "Toti"



Mappa con la dislocazione dei reparti il 14 Giugno 1916, prima dell'azione:




Mappa con le zone interessate dell'azione della Brigata Napoli, con il "Poggio delle Quercie" dove trovò la morte il soldato IACHININOTO:

 
La via di Modica dedicata al Soldato IACHININOTO con l'errata dicitura del suo cognome:
 

 
Ringrazio per questo post l'amico Fabrizio Corso

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