In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

giovedì 18 febbraio 2016

Sergente CORNEO Luigi







73° Fanteria Brigata Lombardia

Nato a Paderno d'Adda il 26 Settembre 1893
Morto a quota 263 il 16 Agosto 1916
Sepolto al Sacrario di Redipuglia


 

Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare 

Rimasto ucciso il comandante* della sezione mitragliatrici, ne assunse il comando concorrendo, con magnifico slancio, coraggio e intrepidezza, alla contrastata avanzata verso quota 263, finché cadde colpito in pieno da una granata avversaria.
Nad Logem, 16 Agosto 1916 



Note Storiche:

Il 73° fanteria unitamente al 74° componeva la Brigata Lombardia che nel corso della VI^ battaglia dell'Isonzo formava con i Granatieri di Sardegna la 23^ Divisione. Il giorno 16 Agosto la Brigata Lombardia che si trovava nel settore del Nad Logem conquistato   il 12 agosto dopo due giorni di combattimento. Nei giorni successivi alla conquista cominciarono i primi affondi contro il nuovo settore difensivo racchiuso tra le pendici settentrionali del Nad Logem, quote 265, 263 e Lokvica ma senza esito. Nonostante i ripetuti tentati della Brigata Lombardia per allontanare il nemico dal colle di San Grado di Merna, le trincee italiane provenienti dal Nod Logem dovettero attestarsi poco a est delle case di Pri Grabci. La nuova linea nemica, che dal Vipacco, nei pressi di Pri Stanti, risaliva la quota 213, per agganciarsi al sistema trincerato di quota 263 appariva tutt'altro che debole e sguarnita. 
Dopo continui e ripetuti attacchi nel settore la Brigata Lombardia venne messa il giorno 16 agosto di riserva tranne il III° battaglione del 73° che doveva restare in prima linea con il compito di  proteggere il movimento.

Alcuni passaggi sono tratti dal "Il Carso Dimenticato- Le Spallate di Autunno" di Persegati-Juren-Pizzamus


*Il Comandante citato nella motivazione della Medaglia d'Argento del Sergente Corneo trattasi della Medaglia d'Oro S.Tenente Xidias Tipaldo Spiro,  Irredento da Trieste, morto il 14 Agosto 1916.




Mappa della zona dove cadde Corneo con indicata la quota 263:



Resti della tomba della prima sepoltura nel cimitero di Gabria n. 3 “Capitano Plicato" del  Sergente Corneo, ora scomparsa:




Ringrazio per la foto Marco Mantini e MItja Juren





mercoledì 3 febbraio 2016

Caporale BERTOLDO Antonio







2° Reggimento Genio 140^ Compagnia Zappatori


Nato a Mira (Ve) il 7 Novembre 1889
Morto sul Monte San Michele il 12 Maggio 1916
Sepolto al Sacrario di Redipuglia




Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare 


Pur sapendo di andare incontro a grave pericolo, guidava precedendolo, un reparto di fanteria attraverso una galleria tuttora invasa dai gas per l'esplosione di una mina, allo scopo di precluderne il passo all'avversario, trovando in essa la morte.
Costone Viola, 12 Maggio 1916



Note Storiche:

la 140^ Compagnia Zappatori-Minatori, era in forza alla 29^ Divisione XI° Corpo d'Armata, ed era adibita ai lavori di gallerie per approcci nella zona Costone Viola.
*Il giorno 12 Maggio 1916 furono fatte esplodere due mine nella zona di Quota 124 dopo le che il Comando della 29^ Divisione ne aveva sollecitato il giorno precedente al Comando di Corpo d'Armata. Dopo il brillamento che avvenne all'alba, una compagnia della Brigata Perugia avanzò nella terra di nessuno per attestarsi nell'area del cratere e sistemarla a difesa sfidando una vivace reazione che secondo quanto riferisce il diario storico del C.A. , si concettizzò non solo con il fuoco dei fucili e delle mitragliatrici ma anche con il lancio di alcuni ordigni caricati a gas
* Tratto dal libro "la Guerra di Mine" di Basilio di Martino.



mappa della zona del Costone Viola ben visbili gli approcci di Quota 124