In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

mercoledì 16 settembre 2020

S.Tenente Volontario SANCISI Silvio

 


29° Reggimento Fanteria Brigata Pisa

 

Nato a  Santarcangelo di Romagna il 19 agosto 1895
Morto a Lokvica  il 14 Agosto 1916
Sepolto al Sacrario di Redipuglia  18° gradone - loculo 33195 
 

 

Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare 

 
Aspirante ufficilae reggimento di fanteria - Mentre, in zona micidialmente battute e già ferito, incitava a gran voce i suoi soldati perchè accoressero a rinforzare l'occupazione di una trincea conquistata, cadeva ucciso da una granata nemica.
Lokvica, 14 agosto 1916

Note storiche:

La morte del sottotenente SANCINI avviene durante la fase terminale della VI^ battaglia dell'Isonzo, dove i reparti della Terza Armata, si accingevano dopo aver avanzato dalle posizioni iniziali ed aver oltrepassato il Vallone di Gorizia a varcare le pendici dell'altopiano  Carsico  denominato  di Komen  o Comeno in italiano.
La Brigata Pisa con i suoi due reggimenti 29° e 30° agli ordini della 21^ Divisione si preparava all'assalto, mentre le le truppe erano violentemente battute dall'artiglieria austriaca.  Il giorno prima letruppe della 21^ e 23^ Divisione ricevettero l'ordine deal Comando dell'XI° Corpo d'armata di insistere nell'avanzata con obbiettivi da raggiungere così indicati: Volkovjak - Veliki Hribach -Pecinka - q. 308 - gradino di q. 202 ad est di Oppacchiasella. Di conseguenza i comandanti delle citate divisioni disposero per una vigorosa continuazione dell'azione coadiuvata con l'azione dei medi calibri. L'attacco delle fanterie doveva iniziare  alle ore 13.30 sulla fronte di q. 187 ma fu ritardato fino alle ore 15 a causa dell'insufficente apertura dei reticolati. La sinistra della 21^ Divisione con la Brigata Pisa avanzò decisamente contro i reticolati che si estendevano al piede della collina ed est di quota 200 (nord della strada q.87 - Lokvica), la quale fu superata in alcuni punti, suscitando panico nelle truppe nemche che sembravano disporsi alla resa, ma per il fuoco di alcune mitragliatrici la resistenza riprese vigore. Le truppe per molte ore si accanirono contro i reticolati con reiterati sforzi per superare le difese nemiche ancora in efficenza, ma non possono riuscirci e così si aggrappano al terreno, rafforzandosi per non perdere  i lievi vantaggi conseguiti. Alle 21.30 fu diramato un altro ordine da parte del Comando dell'XI° C.A. per non dare tregua al nemico dopo  i vantaggi ottenuti nella giornata e anche per assecondare l'azione della 2^ Armata. Il Comadante d'artiglierà disponeva per lo spostamento in avanti delle artiglierie campali, compresi gli obici da 149. Ma le truppe, ancorchè animate da elevato spirito, erano esauste dagl'interrotti combattimenti che durano da molti giorni, onde appariva conveniente  provvedere alla sostituzione con unità più fresche. Nella sera stessa la Brigata Regina vinta, con il concorso della sinistra della 19^ Divisione, la resistenza dell'altura a sud est di Oppacchiasella, dove alle ore 19 riprese l'avanzata verso est., mentre la Brigata Pisa anch'essa della 21^ Divisione riusciva a conquistare di fronte a quota 187, due linee di trinceramenti avversari sperando di poter completare l'occupazione della posizione. Al mattino del 14 agosto  fu disposto dal Comando dell'XI° C.A. che le artiglierie, dalle ore 6 alle 12, in  concomitanza a quelle dell'VIII° C.A. si preparassero all'eventuale avanzata, intensificando  poi il tiro dalle 9 alle 12. L'attacco delle fanterie è stato ritardato a questa ultima ora per dar tempo di riposare alle truppe, molte delle quali sono state in marcia durante la notte. Alle ore 12 le fanterie inziano l'avanzata su tutta la fronte. La Brigata Pisa alle ore 12 e 30 con i suoi uomini entra nella trincea nemica, facendo 300 prigionieri,  la stessa poi  chiedeva rinforzi continuamente per non perdere la posizione conquistata , l'aiuto veniva chiesto alle Brigate laterali ma invano. Veniva infine inviato a rinforzo un battaglione del 10° fanteria Brigata Regina, dove questo attacca e avanza. Si cominciava a sostituire le truppe più stanche. Avendo avuto sentore di un possibile contrattacco nemico, veniva chiesto dalla Brigata Pisa che venisse battuta Lokvica. Dal Comando della 21^ Divisione veniva impartito l'ordine per il cambio degli uomini della Brigata. Pisa, la quale fui poi sostituita dai fanti della Brigata Pinerolo. Si concludeva la giornata del 14 Agosto 1916, giornata che oltre alla morte del Sottotenente Sancisi, il 29° fanteria al quale egli  apparteneva ebbe altri 48 morti.

Il Sottotenente SANCISI apparteneva all'11^ compagnia del III° battaglione 29° fanteria, morì durante l'azione del 14 agosto 1916 a seguito di ferite di pallottole e schegge di granata.


Mappa della dislocazione della 23^ Divisione  e in blu lo schieramento della Brigata Pisa alle ore 7 del 14 agosto 1916:
 

(mappa dall'archivio Mitja Juren)