In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

sabato 19 dicembre 2015

Soldato BAUDINO Giacomo





683^ Compagnia Mitraglitrici FIAT
Nato a  Frabosa Sottana il 7 Gennaio 1891
Disperso a Castagnevizza del Carso il 24 Maggio 1917




Note Storiche:
La 683^ Compagnia Mitragliatrici FIAT, durante il mese di Maggio del 1917 apparteneva al 138° reggimento Brigata Barletta, che unitamente alla Brigata Bisagno componeva la 4^ Divisione (Gen. Paolini) XI^ Corpo. Dove nel corso della X^ battaglia dell'Isonzo si trovava nella zona fronteggiante Castagnevizza del Carso tra quota 309 e 251 Hbrici.


Tratto dal Diario della 4^ Divisione (Ussme):

24 Maggio 1917
Alle ore 6, il Comando del Corpo d'Armata (XI°), ordina che anche la 4^ Divisione avanzi decisamente collegata con la 31^ Divisione.
Alle ore 8,51, intenso fuoco di fucileria e mitragliatrici partente dalla linea principale Austriaca ad Ovest di Castagnevizza, indica che le nostre ondate della frazione BI8 sono sbalzate avanti all'ora stabilita. Il tiro nemico è intensificato contro le nostre linee e impedisce, per il fuoco qualsiasi osservazione diretta.
Si dà ordine all'artiglieria divisionale di impiegare proiettili a liquido speciale per impedire al nemico di accorrere dai ripari alla trincea.
verso le 9 giunge notizia che i battaglioni usciti dalle trincee tanto della Brigata Barletta che dalla Brigata Bisagno, sono stati arrestati da violento fuoco di artiglieria, fucileria e mitragliatrici nemiche e che un battaglione del 137° Fanteria è risultato pressoché distrutto.
Il Comando di Corpo d'Armata informato della situazione, invia parole di compiacimento per la saldezza delle truppe di fronte alla ostinata aggressiva difesa avversaria.i nostri concentramenti di fuoco non riesce ad essere risoluta. Sulla sinistra della Brigata Barletta anzi si fa critica. Il battaglione di sinistra di tale Brigata è pressoché distrutto ed il battaglione di rincalzo, appena uscito dalle trincee è arrestato anch'esso dal violento fuoco del nemico; nella Dolina Lecce Bassa, il tiro nemico provoca l'incendio di un nostro deposito di munizioni.
Il Comandante della Brigata Barletta, chiede quindi ed ottone dalla Brigata Bisagno che uno dei battaglioni si sposti in suo appoggio: intanto ordina di procedere cauto al 137° Fanteria che deve ripiegare l'ala destra per cercare il collegamento con il 74° Fanteria, che risulta non abbia fatto alcun movimento avanti.
Anche il battaglione di destra del 138° Fanteria che era riuscito ad occupare le trincee nemiche nel tratto più sporgente del saliente di Castagnevizza, isolato e fulminato, ripiega sulla trincea di partenza coi superstiti.
In questa situazione si riceve il fonogramma del Comando di C.A. che ordina di persistere, anche a costo di gravi sacrifici nella vigorosa prestazione finora esercitata sul nemico, allo scopo di assicurare il buon esito dell'attacco che il VII° e XIII° C.A sferreranno alle ore 14 per completare i successi finora conseguiti.
Verso le ore 14.30 è annunciato l'inizio di un contrattacco nemico in direzione della Dolina Lecce Bassa, mentre le truppe cominciano ad essere scosse dal continuo e insistente bombardamento e di rincalzi inviati a sostenere le prime ondate, ostacolate dal tiro d'interdizione nemico, avanzano con molte difficoltà.
Il Comando della Brigata Barletta si è trasferito col suo seguito al caposaldo di quota 229.
Alle 15.40 il Comando della Brigata Barletta comunica essere cessata la minaccia del contrattacco nemico al tempo stesso in cui comincia ad avere alla mano i rinforzi richiesti e la situazione va a mano a mano migliorando.
Date le condizioni del 138° si chiede l'autorizzazione di poterne effettuare la sostituzione.
Perveuto subito l'ordine del Comando del C.A. si dirama l'ordine per la sostituzione delle due Brigate Barletta e Bisagno, e si predispone perchè tutti i movimenti con esso prestabiliti per la notte prossima, avvengano senza incidenti.


Mappa zona Castagnevizza con le linee al 1 Maggio 1917 si noti la posizioni della Dolina Lecce Bassa citata nelle note storiche:


Mappa dello schieramento della 4^ Divisione con le Brigate Barletta e Bisagno nel 14 Maggio 1917 (mappa tratta dal libro "Un Professore al Fronte") di Nunzio Coppola ed. Gaspari:


Foto della zona del Saliente verso la Chiesa di Castegnevizza del Carso detta "Rondò":


Veduta dalla prima linea austriaca a nord Castagnevizza dove s'infransero gli attacchi della Brigata Barletta nelle giornate del 23 e 24 Maggio 1917


Ringrazio per questo post la nipote del soldato Baudino  Denise Cotteret