In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

lunedì 31 dicembre 2018

Cavalleggero PARENTI Giovanni Battista





19° Reggimento Cavalleggeri Guide



 Nato a Castiglione d'Adda il 10 Settembre 1896
Morto : Alture di Monfalcone il 15 Maggio 1916
Sepolto a --------


Note Storiche:


Nella sera dopo le 21 del 14 Maggio 1916 cominciò dal settore dell'XI° Corpo d'armata un intenso e violentissimo bombardamento nel settore compreso tra L'albero Isolato e  San Martino seguito da un attacco nemico preceduto da intenso getto di bombe a mano, verso le 22.30 dopo che il primo attacco fu rigettato, riprende con maggior violenza un secondo riuscendo ad occupare  un piccolo tratto della trincea Caltanissetta. e la parte superiore dell'Elemento Quadrangolare. Verso le ore due del 15 Maggio viene organizzato un contrattacco che fu subito arrestato dal fuoco delle mitragliatrici. Ripetuto alle ore 4 con forze alquanto maggiori , viene riconquistato il tratto della Trincea Caltanissetta ,a non è possibile riconquistare il tratto superiore dell'Elemento Quadrangolare. . Anche negli altri settori di fronte della Terza Armata da parte Austriaca si era fatto vicace il fuoco di fucileria soprattutto nel settore della 25^ Divisione del XIII° Corpo d'Armata. Lo stesso avviene inizialmente anche nel VII° Corpo dì Armata con fuoco intenso di fucileria nel corso della notte nel settore di ronchi coadiuvato anche da lancio di bombe a mano, incursione di aeroplani nemici con getto di bombe avviene nella zona di Adria-Mandria-S. Polo- Ronchi e Staranzano.

Sulla fronte di Adria verso le ore 4.30 il nemico, dopo violenta ripresa di artiglieria durata un’ora e mezza punta con forze valutate due battaglioni per la strada di Bagni e pianura Lisert su Adria, da dove il presidio di cavalleria era stato previamente ritratto per sottrarlo al micidiale intenso tiro di demolizione. Da Adria il nemico disponevasi a proseguire su Monfalcone lungo in canale Valentinis, ma contrattaccato dai squadroni di Nizza e da reparti della brigata Cremona, retrocede, lasciando nelle nostre mani 134 prigionieri, fra cui alcuni ufficiali e sgombra Adria e la Caserma Finanza che sono rioccupate dai nostri.
Nella giornata violentissimo fuoco di artiglieria di medio e grosso calibro contro la nostra fronte da quota 98 al mare, che ha molto danneggiato le nostre opere di difesa, numerosa fanteria austriaca su tre colonne muoventi fra quota 121 e 85 si lancia all’attacco contro la suddetta nostra fronte riuscendo a penetrare in un tratto delle trincee tra quota 93 e la ferrovia.
Con persistenti atti di controffesa i nostri ricacciano il nemico da parte della trincea occupata non riuscendo però a snidarlo dalla organizzazione difensiva avanzata del tamburo di quota 93 e da un tratto di parallela a sud di detta quota.
La mischia per la rioccupazione di detti elementi avanzati si protrae ancora, con alterna fortuna durante la notte, mentre sulle nostre posizione di Selz l’attacco nemico pronunciatosi col sussidio di gas asfissianti e lanciafiamme viene completamente respinto.
Sono catturati al nemico 141 prigionieri oltre i 134 già piùssopra segnalati.
Perdite nostre rilevanti.
Il Reggimento Cavalleggeri Guide si trovava da  alcuni giorni in linea nel settore di Monfalcone con la seguente dislocazione: 1° e 2° squadrone in trincea di prima linea, con a  destra la sez. mitr. nr. 1 allo sbarramento della ferrovia Monfalcone- Trieste, ed a sinistra la sez. mitr. nr. 2 postata a quota 93; 3° squadrone trincea di seconda linea in immediato rincalzo - 4° e 6° squadrone in Monfalcone in riserva - 5° squadrone a disposizione dei Lancieri di Vercelli per lavori di trincea - Stato Maggiore a Monfalcone.
Il giorno 15 Maggio i reparti conservano inizialmente la dislocazione precedente. L'avversario, che continua la sua azione iniziata la sera precedente contro la VII^ Brigata, la cui fronte si stende a destra di quella tenuta dal Reggimento, volge i suoi tiri contro il settore della VIII^ Brigata (Guide e Treviso) . Si inizia un tiro di distruzione con artiglieria di piccolo, medio e grosso calibro su tutta la trincea occupata dal Reggimento facendola seguire poi da un violento tiro d'interdizione contro l'occorrere dei rincalzi. Tale azione durò tutta la giornata e si andò sempre più intensificandosi verso il tramonto diretta in special modo sull'ala sinistra della fronte tenuta dal Reggimento (q. 93) . Il Comando di Reggimento si porta al ricovero del Comando di 1° Gruppo di squadroni per assumere la direttiva dell'azione,mentre il comando di gruppo di squadroni è inviato al suo posto tattico al centro dei due squadroni che tenevano la trincea. Aggravandosi la situazione il 4° squadrone (di riserva) è mandato di rinforzo sulle trincee di quota 93, che appariva ormai scopo principale della violenta azione. Alle 15 giunsero in rinforzo due compagnie del 51° battaglione Bersaglieri. Verso le ore 18 mentre l'artiglieria nemica continuava a sconvolgere le trincee , una colonna nemica muoveva all'attacco della nostra trincea servendosi dei camminamenti nr. 6 e 7. Su di essa  aprì il fuoco la Sez. mitragliatrici nr. 2. Contemporaneamente un'altra colonna nemica muoveva all'attacco al del Tamburo, mentre una terza puntava direttamente su quota 93. In alcuni punti avvennero lotte corpo a corpo, ed un plotone del 4° squadrone e uno del 2° unitamente alla squadrone di "Treviso" del Cap. PUCCI, concorsero alla cattura di buon numero di avversari. Ciò nonostante, data l'intensità dell'azione per momentanea opportunità le truppe ripiegarono sulla trincea di seconda linea subito rafforzate anche per l'accorrere di due compagnie del 4° battaglione Bersaglieri.


PERDITE SUBITE:

Ufficiali : morti 1 - feriti 3 - dispersi 4
Truppa:    morti 33 - feriti 199 - dispersi 51


Mappa della zona di Monfalcone con le linee di Quota 93 occupate dal reggimento "Cavalleggeri Guide":




Ho voluto dedicare questo post oltre  nel  voler ricordare il giovane cavalleggero morto nei combattimenti del 15 Maggio 1916, anche perchè egli, aveva una targa dedicata in suo onore probabimente messa da quqalche suo parente anni dpo la guerra, che si trovava nel sentiero che porta verso quota 93 vicino alla "Rocca di Monfalcone". Purtroppo qualche vandalo nel 2017 ha voluto togliere la foto che si vi trovava attaccata;  qui sotto vedrete la foto di  com'era la targa quando la fotografai nel 2016 e come invece è adesso. 
Con questo post voglio che il suo ricordo rimanga ancora vivo tra noi oggi e anche se il suo volto che non sarà purtroppo più visibile  in quella foto su  quella targa, trovi qui il luogo per essere sempre ricordato e mai dimenticato.

Foto della targa nel 2016:





Foto della targa nel 2018:








domenica 16 dicembre 2018

S.Tenente LA GRECA Francesco





94° Fanteria Brigata Messina


Nato a Cesena il 24 Maggio 1891
Morto a Quota 70 di Selz il 19 Luglio 1915
Sepolto a ----------- 


Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare 


Giunto, fra i primi, in una posizione conquistata, incurante del pericolo per rendersi ragione della situazione tattica, si esponeva, impavido, alle offese nemiche, e cadeva colpito a morte.
Selz, 18 Luglio 1915


Note Storiche:

La Brigata Messina con i suoi due Reggimenti 93° e 94° apparteneva agli inizi della guerra alla 13^ Divisione unitamente ai Granatieri di Sardegna alternandosi in linea nel settore di Monfalcone. Nel corso della II^ battaglia dell'Isonzo che proprio nella giornata del 18 Luglio 1915 ebbe inizio.  Nell'occasione la Brigata Messina fu assegnata alla 14^ Divisione dove fu ordinato a tale reparto di appoggiare il movimento del 13° Fanteria verso le alture di Selz.
La Brigata Messina nel primo pomeriggio iniziò avanzata verso quota 70 ma non trova ilo contatto col 13° Fanteria sulla sinistra. Una mitragliatrice nemica appostata nel boschetto molesta l'avanzata della nostra fanteria e si da l'ordine alla Brigata Granatieri di controbatteria colle proprie mitragliatrici.
Il Comando della Brigata Messina fa presente l'opportunità che durante la notte la vallata contrapposta tra Monte Cosich e quota 59 e le pendici di Monte Cosich siano illuminate di tanto in tanto, si fa lla'uopo avanzare una sezione fotoelettrica da San Canziano.
Me vediamo quello che il diario della 13^ Divisione dice riguardo le operazioni compiute in quella giornata:
- Secondo l'ordine di operazione del VII° Corpo d'Armata la 13^ Divisione doveva il giorno 18 attaccare decisamente sulla fronte q.70, Monte Cosich.
In conseguenza il Comando di Divisione dispose che la Brigata Messina attaccasse da quota 70 (compresa) a Monte Cosich (escluso) e che la Brigata Granatieri si tenesse ferma nelle posizioni  già occupate da q. 61 - Rocca - q. 93 Stazione - Adria Werke e svolgesse da dette posizioni un'azione dimostrativa.
La Brigata Messina era costituita da 4 battaglioni (3 del 94° e 1 del 93°) ed aveva inoltre a sua disposizione 2 gruppi di artiglieria campale del 31° reggimento (4 batterie) e una compagnia del Genio.
L'azione di iniziò verso le ore 4.30 con un intenso fuoco di artiglieria su tutta la fronte di attacco da q. 70 al Monte Cosich, fuoco che durò ora più ora meno intenso su tutta la giornata, rovinando in gran parte i reticolati nemici e cacciando a riprese il nemico da q. 70.
La Brigata Messina iniziò la sua avanzata verso le ore 16.30 e alle ore 16.50 i due battaglioni di prima linea arrivarono sul fondo valle; il battaglione di seconda linea si portò sulla ferrovia ai piedi di q. 59; il battaglione di riserva da Aris si portò ad occupare i ricoveri lungo il canale Dottori.
In questa sua avanzata è disturbata da fuoco di artiglieria nemica. La Brigata però continua la sua marcia attraverso il fondo valle collegandosi a sinistra col 13° fanteria della 14^ Divisione. 
Alcuni reparti dei battaglioni di prima linea giungono fino ai reticolati nemici.
Alle ore 21 la situazione della Brigata Messina è la seguente: due battaglioni del 94° più una compagnia in fondo valle a 100 metri circa dai reticolati - tre compagnie del 94° ed una del 93° nelle altura da q. 59 a q. 61 ; tre compagnie del 93° lungo la ferrovia a sud di q. 59.
Così disposta la Brigata passò tutta la notte.
Durante la notte 18 - 19 Luglio fuoco frequente di fucileria tra Brigata Messina e il nemico e fuoco di artiglieria.. Verso l'alba del 19 si riprende l'azione iniziata il giorno prima. la nostra artiglieria batte gli stessi obiettivi del giorno precedente.
Le fanterie nemiche battute dalla nostra artiglieria si ritirano nei trinceramenti dietro q. 70; la nostra fanteria avanza e verso le ore 7 due compagnie  del 1° battaglione del 94° occupano le trincee della vetta di q. 70 e sulla destra due compagnie del 3° battaglione del 94° ( battaglione del S.Ten. La Greca) occupano le seconde linee di trincee. Le rimanenti compagnie dei due battaglioni sono dietro di rincalzo.
Intanto fanteria nemica si addensa fra Doberdò e Monte Cosich; contro di essa si dirige il fuoco della nostra artiglieria.
La situazione rimane stazionaria fin verso le ore 10. A detta ora il nemico contrattacca violentemente sul fronte della fanteria sui due fianchi con intenso fuoco di mitragliatrici. Il 13° fanteria della 14^ Divisione che si trovava sulla sinistra del 1° battaglione del 94° non regge e ripiega disordinatamente verso la valle seguito ben presto da dale truppe  del 94° che erano rimaste scoperte dal fianco sinistro.
Il Comandante della Brigata Messina col suo aitante di campo tentano di arrestare in Selz la precipitosa ritirata; il primo rimane ferito, il secondo ucciso (trattasi del Colonello MAGGI Arturo e del Capitano LUTI Gaetano)


Dopo aver visto la descrizione dei fatti narrati dal Diario della 13^ divisione (Aussme) vediamo la  descrizione fatta dal Colonnello Santanera nella lettera scritta al fratello del S.Tenente La Greca:
" Il 18 Luglio iniziammo un'avcanzata in cui il fratello suo si è mostrato valorosissimo e sprezzante di ogni pericolo e col suo reparto la 10^ compagnia che unitamente ad un'altra compagnia nelle prime ore del 19 potettero conquistare la posizione designata dalle autorità superiori.
Io giunsi col rimanente del battaglione quando la compagnia cui apparteneva suo fratello stava già in posizione e attendeva rinforzi per procedere ad altro obiettivo. Poco tempo dopo il mio arrivo e mentre il battaglione iniziava la nuova manovra, suo fratello, impaziente della vittoria e insofferente di inazione, prese il fucile di un soldato e si mise a sparare contro i tiratori austriaci che molestavano molto i nostri con tiri ben diretti.
Nell'esecuzione di questi tiri e nel momento che metteva fuori la testa dalla trincea conquistata, una palla di di fucile lo colpiva ala fronte e il povero collega si ripiegava su se stesso abbandonando l'arma che con tanto zelo l'aveva impugnata per il raggiungimento degli ideali per i quali tutti noi combattiamo"


Quota 70 vista da  Q. 59 :




 
Monte Cosich visto da q. 59:

 

Mappa di fine Giugno 1915  con indicate le dislocazioni dei reparti della 14^ divisione nellòa zona di Selz;  le posizioni rimarranno invariate fino alla II^ battaglia dell'Isonzo con inizio il 18 Luglio 1915: