In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

domenica 26 maggio 2019

S.Tenente DONATI Aldo






87° Fanteria Brigata Friuli


Nato a Gavorrano il 26 Maggio 1893
Morto a Monfalcone il 5 Ottobre 1915
Sepolto a -----




Note Storiche:

La Brigata Friuli da Bassano passò alle dipendenze della 16^ Divisione entrando in linea nel settore di Monfalcone il 20 Agosto 1915, alternando in linea i suoi battaglioni.
L'87^ Fanteria il giorno 4 Ottobre compì nella notte  con delle pattuglie delle esplorazione davanti le loro linee verso la valle sottostante delle sue posizioni verso il Monte Cosich. In questa occasione un soldato rimase ferito con il S.tenente Magi costringendo a ritirare la pattuglia lasciando fuori dalle proprie posizioni un altro soldato moribondo.
Il giorno 5 Ottobre al mattino, una pattuglia composta da quattro portaferiti usciti dalle nostre trincee, con bandiera bianca, bracciale internazionale e barella, allo scopo di raccogliere il soldato rimasto sul terreno nella notte precedente, non più rientrata e si ritiene fatta prigioniera. Per il cannoneggiamento diretto contro la prima linea dell'87° Reggimento si lamenta la morte del Sottotenente Donati Sig. Aldo e il ferimento dei Sottotenenti Buzzi e Corselli. Nella notte le truppe attendono ai consueti lavori di rafforzamento.


Mappa con la dislocazione della Brigata Friuli fine Settembre 1915




Monte Cosich dalle linee Italiane nei pressi della Rocca:



 Veduta verso il Monte Cosich dalle Mucille :



lunedì 6 maggio 2019

Aiutante di Battaglia MARTELLA Giuseppe



17° Fanteria Brigata Acqui


Nato a Preturo il 27 Giugno 1891
Morto per Malattia presso Osp. da Campo 213
Sepolto Ossario di Trento



Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare



Aiutante di Battaglia. Riuniva uomini dispersi e li conduceva alla conquista di una posizione nemica fortemente difesa. Accerchiato dal nemico e ferito, si difendeva strenuamente, permettendo così ai suoi di ritirarsi, e rientrando per ultimo nella nostre linee.
Carso Pod Koriti, 19 Agosto 1917 



Note Storiche:

Di norma nel mio blog ho quasi sempre inserito la storia di caduti deceduti  nella zona del Carso , questa volta ho voluto dedicare questo post a questo soldato, morto a guerra finita per malattia, sorte che lo unisce a tantissimi soldati, molti tra questi erano reduci del Carso. Più volte questi come l'Aiutante di battaglia Martelli, sono andati vicini alla morte nei vari turni di trincea, nei vari assalti compiuti dal proprio reparto, proprio in uno di questi Martelli, si prenderà una medaglia d'Argento al valore.
Il suo reggimento che con io 18° formava la Brigata Acqui  era in linea zona Pod Koriti in attesa dell'inizio della decima battaglia dell'Isonzo previsto per il 18 Agosto 1917 unitamente alla brigata Pinerolo appartenenti  alla 14^ Divisione, tale divisione il giorno 18 Agosto 1917 ebbe il compito di attaccare le antistanti posizioni nemiche tra la quota 251 (compresa) e la quota 220 di Pod Koriti, di occupare le posizioni nemiche tra le q. 220 e 244, indi puntare sud-ovest contro il groviglio di Hrbci.
L'azione secondo il piano stabilito ebbe inizio alle ore 7 del 18 agosto  dove l'attacco della brigata Pinerolo che aveva obiettivi la conquista delle quote 251 e 244 venne arrestato dai reticolati quasi intatti e dal fuoco micidiale delle mitragliatrici e dall'artiglieria avversaria che batteva d'infilata tutto il corridoio interposto tra le nostre linee e quelle nemiche.
Nè ulteriori progressi vennero conseguiti nei successivi attacchi sferrati dopo nuova preparazione alle ore 8.30 del 18 .
Le stesse difficoltà di avanzare incontrò più a sud la Brigata Acqui che operava contro le posizioni di q. 220 e q. 244..
Venne ripetuto un altro attacco nel settore della 14^ Divisione alle 18 ma anche questo se pur preceduto da una migliore preparazione di artiglieria della durata di tre ore non ebbe miglior successo e   all'imbrunire le truppe erano ancora aggrappate al margine occidentale dei capisaldi delle quote 220 e 244 impossibilitate per la violenta reazione nemica a conseguire ulteriori progressi.
In serata il Comando del XXV Corpo ordinava alle due divisioni in linea (14^ e 4^) di riordinarsi sulle posizioni raggiunte e di mettersi in grado di respingere qualsiasi contrattacco, mentre la posecuzione dell'azione era fissata per il giorno 20.Durante la notte fra il 19 e il 20 il nemico pronunciò due contrattacchi sulla fronte della 4^ Divisione entrambi arrestati dal fuoco di sbarramento. Anche la linea delle quote 220 e 244 raggiunta durante la giornata da elementi della Brigata Acqui venne efficacemente battuta dall'artiglieria nemica obbligando i reparti del 17° e 18° fanteria a ripiegare sulle falde nord delle quote stesse, in questo ripiegamento l?aitante di battaglia Martella si guadagnò la medaglia d'Argento.
La Brigata Acqui rimase in linea fino al 24 Agosto dove riusci con il 18° fanteria il giorno 21 a occupare la quota 220.
La Brigata Acqui si trovava in prima linea nel settore di Castagnevizza quando ci fu la Battaglia di Caporetto che la vide dopo aver respinto numerosi attacchi dal 24 ottobre 1917 ritirarsi con tutta la III^ Armata con gravi sacrifici sulla linea del Piave.
nel 1918 la vedrà impegnata con la 32^ Divisione in zona Val Posina, nel corso della Battaglia di Vittorio Veneto la vedrà il giorno 3 Novembre entrare a Rovereto e poi successivamente a Trento il giorno 4.


Trento sarà la città dove vedrà ammalarsi gravemente di Broncopolmonite l'Aiutante di Battaglia MARTELLA, ricoverato presso l'Ospedale da campo 213 fino al giorno 20 Dicembre 1918 dove alle ore 11 e 27  spirò.



Mappa con la dislocazione della 14^ Divisione all'inizio della XI^ battaglia dell'isonzo:



Lapide della prima sepoltura dell'Aiutante di battaglia MARTELLA a Trento:



Per questo post ringrazio Martella Enrico pro nipote di MARTELLA Giuseppe