Nato a Milano il 1 Settembre 1888
Morto sul Monte San Michele il 11 Novembre 1915
Sepolto a -----
Note storiche:
L'11 Novembre 1915 vedeva il 20° fanteria che con il 19° formava la Brigata Brescia schierato nel settore tra Cima 4 e San Martino del Carso. Essa apparteneva con la Brigata Ferrara e il 131° fanteria alla 22^ Divisione XI° Corpo d'Armata . La IV° battaglia dell'Isonzo era cominciata il giorno prima e la notte era tarscorsa tranquilla tranne qualche fuoco di fucileria e di artiglieria per disturbare il nemico. Viene tentato anche di far brillare dei tubi di gelatina ma che a causa dell'umidità fallisce in quanto l'umidità non permette l'accensione delle micce.
Nella mattinata la visibiltà è fortemente ostacolata da pioggia dirotta, per cui il tiro d'artiglieria perde di efficacia.
L'avanzata delle fanterie cominciò alle ore 12.
La brigata Regina, sulla
destra della 21^ divisione, riesce in ripetuti attacchi alla baionetta della
21^ divisione, riesce in ripetuti attacchi alla baionetta ad impadronirsi di
gran parte del ridottino, mentre la brigata Pisa, sulla sinistra non può
avanzare, a causa delle forti resistenze incontrate nel “Groviglio” nel fuoco
intenso delle artiglierie avversarie.La 22^ divisione avanza su
tutta la fronte fino ad arrestarsi ai reticolati nemici, e cioè il 131°
fanteria verso la cima 3; il 19° fanteria verso cima 4; la brigata Ferrara
verso il trincerone dei sacchi a terra, tra cima 4 e cappella S. Martino.
La 29^ divisione,
nonostante il violento fuoco a raffiche del nemico, avanzava contro il costone
di quota 124 che scende da cima n. 1, ma deve anch’essa arrestarsi, dopo
superato notevoli difficoltà di terreno, di fronte a più ordini di reticolati
nemici, attraverso il primo dei quali apre un piccolo varco che cerca poi nella
notte di ampliare.
A causa dell’aumentare
della piena dell’Isonzo nella notte sono stati ripiegati i ponti di Sagrado.Il comd. di corpo d’armata
informa che uno scoppio di granata travolse la gloriosa bandiera del 9°
fanteria, della quale nonostante le accurate ricerche continuate da un
drappello di quel reggimento lasciato sul posto, anche dopo il ritiro della 21^
divisione, non è stato possibile rinvenire che le medaglie e lembi del drappo.
Il comd. d’armata esprime dispiacere per
l’incidente ed invita ad proseguire ancora accuratamente le ricerche per
ritrovare almeno la freccia della bandiera.
La descrizione di questa giornata da parte del Comando della III^ Armata non trova citato il 20° fanteria il quale operò con il 19° nel settore di Cima 3 del Monte San Michele come lo dimostra la mappa postata di seguito.
Il Sottotenente BOFFI apparteneva alla 12^ compagnia del III° battaglione, e fu colpito come l'attesta il suo atto di morte da una pallottola nella zona del labbro superiore uccidendolo. Questo è avvenuto alle ore 11.30, mezz'ora prima dell'ora indicata del'inizio dell'avanzata delle fanteria.
BOFFI Luigi era noto come giocatore di calcio dell'Internazionale dove militò con una solo presenza nel campionato della 1^ categoria l'allora Serie A odierna nel 1910-11, oltre ad essere un atleta come velocista.
Fu sepolto dopo la sua morte nel cimitero di Peteano presso il casello ferroviario 46.
Attualmente non si conosce il suo luogo di sepoltura. molto probabile che dopo la guerra i suoi resti siano stati traslati a Milano città di nascita e di residenza, da parte dei suoi famigliari.
Mappa dell'XI° Corpo d'Armata con lo schieramento dei reparti all'inizio della IV^ battaglia dell'Isonzo con indicato il battaglione del Sottotenente BOFFI :
l'Ordine di operazione n. 30 emanato dal Comando dell'IX° Corpo d'armata per l'11 Novembre 1915: