8° Reggimento Fanteria Brigata Cuneo
Nato a Milano il 3 gennaio 1891
Disperso a Monfalcone il 29 giugno 1916
Dopo aver svolto in tutte le fasi del combattimento attiva ed audace opera, si offriva spontanemanete per rintracciare possibili varchi nel reticolato nemico, ed in tale ricerca cadeva colpito a morte, incitando i soldati ad avere fiducia nell'esito vittorioso sell'azione.
Monfalcone, 28-29 giugno 1916
Note storiche:
IL Tenente FOSSATI, prima della guerra era un giocatore di calcio della Nazionale Italiana dove disputò 12 incontri, nel campionato italiano militava nell'Inter , dove giocò dal 1909 fino al 1915 anno dello scoppio della prima guerra mondale, disputò 97 gare con il ruolo di centrocampista. Ad inizio guerra fu assegnato all'8° reggimento di fanteria Brigata Cuneo, inizialmente con il grado di Sottotenente, questo reparto fu impegnato dal 1915 nel settore del Tonale. Dal gennaio 1916 entra a far parte dell'11^ Divisione e a febbraio entra in linea nel settore di Oslavia dove vi rimane anche nei mesi successivi alternandosi come settore con quello del Podgora. Da fine Maggio dello stesso anno, vennero aggregati alla Terza Armata dei battaglioni di alcune Brigate operanti nel settore di Gorizia, precisamente al VII° Corpo d'armata. Questi battaglioni appartenevano alle Brigate Casale, Abruzzi e Cuneo, di quest'ultima fu toccò proprio al battaglione del Tenente FOSSATI ad essere aggregato a Monfalcone dal mese di giugno.
Il giorno 29 giugno 1916 verrà ricordato principlamente per l'attacco con i gas asfissianti effettuato dagl'imperiali nel settore del Monte San Michele, nello stesso giorno il VII° C.A. effettuò due azioni nel proprio settore di competenza. La prima alla conquista della quota 70 di Selz, la secondo nella zona di Monfalcone verso le quote 121, 85, 77 e 21 questa iniziò il 28 giugno.
La seconda azione, è quella che interessa direttamente, perchè vedrà l'impiego del battaglione il I° del 8° fanteria del Tenente FOSSATI, questo battaglione fu assegnato nel 3° sottosettore di destra, tale settore era composto dalla VII^ Brigata di Cavalleria appiedata e vedeva una forza composta da 1 battaglione di fanteria del 75° reggimento, 12 squadroni, 2 compagnie del genio, 1 battariasommeggiata, e il battaglione del Tenente FOSSATI in riserva. L'obbbiettivo primario era la conquista di quota 77 e di quota 21. L'azione era stata prefissata nei giorni precedenti al 28 e 29 giugno, date dello svolgimento dell'azione in questione. Nel giorno 28 vedeva alle ore 19 l'inizio del fuoco dell'artiglieria sugli obbiettivi prefissati. Alle ore 20 dello stesso giorno il Comando della Brigata Cremona che doveva solgere l'azione verso la quota 85 comunicava che il piccolo tratto del Tamburo era ancora in possesso del nemico veniva occupato da reparti del 22° fanteria. Alle ore 20.30 reparti pure del 22° fanteria occupavano le doline a est del Tamburo di q. 93 e gran parte del tratto di trincea interposta tra tali doline e q. 121. Alle ore 23.25 nel terzo sottosettore truppe di cavalelria e del III° battaglione del 75° fanteria, avanzavano su quota 21 occupandola temporaneamente.
IL 29 Giugno si apre con vari tentativi da parte dei reparti della Brigata Napoli e della Cremona di avanzare che però a causa dell'insuffcienza di varchi nei reticolati non possono farlo.
Per tale motivo veniva richiesto di nuovo un intervento dell'artiglieria per produrre nuove breccie. Alle ore 3 veniva ripetuto ai Comandanti dei seottosettori di avanzare . Alle ore 3.50, truppe della VII^ Brigata di Cavalelria , inviate verso q. 77 giungono all'altezza della casa diroccata, ed altre del 76° (1° sottosettore) occupano un tratto del camminamento, Tamburo-Monte Cosich.
Vari tentativi di avanzata furono compiuti con buon esito solo in alcuni tratti. La mancanza della conquista delle quote in questione può ritenersi causata dall'insufficiente ampiezza e qauntità di breccie aperte nei reticolati, dal considerevole numero di mitraglitrici avversari collocate in posizioni dominanti ed infilanti, dalla tenace resistenza del nemico, aumentata dal tempetivo intervento di ingenti rincalzi e riserve, nonchè dal suo violento e continuo fuoco di artiglieria di tutti i calibri. Alle ore 7.15 si ordinava ai Comandanti dei sottosettori di rimettere a tempo che sarà indicato l'operazione, e di tenere saldamente le posizioni occupate, impedendo che siano riattati i danni prodotti alle difese nemiche.
Alle ore 8 per ordine del Comandante del C.A. (Ten Gen. TETTONI) si comunicava di sospendere l'operazione fino alla sera.
Nell'azione descritta il I° battaglione del 8° Fanteria, veniva impiegato verso quota 77 dove vedrà la perdita in caduti di 20 uomini tra questi 4 uffciali, i Tenenti DE MARIA, FOSSATI, e il Sottotenente ORFEI.
Il Sottotenente ORFEI Alfonso
Mappa con la dislocazione dei reparti il 28 giugno 1916 (nel cerchio la posizione iniale del 1° battaglione del 8° Fanteria:
Foto della quota 77 e di una posizione della quota :
Per questo post ringrazio Federica Delunardo per il suggerimento del Tenente FOSSATI.