In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

sabato 17 aprile 2021

Tenente FOSSATI Virgilio



 

8° Reggimento Fanteria Brigata Cuneo

 Nato a Milano il 3 gennaio 1891
Disperso a Monfalcone il  29 giugno 1916
 

Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare

 
Dopo aver svolto in tutte le fasi del combattimento attiva ed audace opera, si offriva spontanemanete per rintracciare possibili varchi nel reticolato nemico, ed in tale ricerca cadeva colpito a morte, incitando i soldati ad avere fiducia nell'esito vittorioso sell'azione.
Monfalcone, 28-29 giugno 1916

Note storiche:

IL Tenente FOSSATI, prima della guerra era un giocatore di calcio della Nazionale Italiana dove disputò 12 incontri, nel campionato italiano militava nell'Inter , dove giocò dal 1909 fino al 1915 anno dello scoppio della prima guerra mondale, disputò 97 gare con il ruolo di centrocampista. Ad inizio guerra fu assegnato  all'8° reggimento di fanteria Brigata Cuneo, inizialmente con il grado di Sottotenente, questo reparto fu impegnato dal 1915 nel settore  del Tonale. Dal gennaio 1916 entra a far parte dell'11^ Divisione e a febbraio entra in linea nel settore di Oslavia dove vi rimane anche nei mesi successivi alternandosi come settore con quello del Podgora. Da fine Maggio dello stesso anno, vennero aggregati alla Terza Armata  dei battaglioni di alcune Brigate operanti nel settore di Gorizia, precisamente al VII° Corpo d'armata. Questi battaglioni appartenevano alle Brigate Casale, Abruzzi e Cuneo, di quest'ultima fu toccò proprio al battaglione del Tenente FOSSATI  ad essere aggregato a Monfalcone dal mese di giugno. 
Il giorno 29 giugno 1916 verrà ricordato principlamente per l'attacco con i gas asfissianti effettuato dagl'imperiali nel settore del Monte San Michele, nello stesso giorno il VII° C.A. effettuò due azioni nel proprio settore di competenza. La prima  alla conquista della quota 70 di Selz, la  secondo nella zona di Monfalcone verso le quote 121, 85, 77 e 21 questa iniziò il 28 giugno.
La  seconda azione, è  quella che interessa direttamente, perchè vedrà l'impiego del battaglione il I° del 8° fanteria del Tenente FOSSATI,  questo battaglione fu assegnato nel 3° sottosettore di destra, tale settore era composto dalla VII^ Brigata di Cavalleria appiedata e vedeva una forza composta da 1 battaglione di fanteria del 75° reggimento, 12 squadroni, 2 compagnie del genio, 1 battariasommeggiata, e il battaglione del Tenente FOSSATI in riserva. L'obbbiettivo primario era la conquista di quota 77 e di quota 21. L'azione era stata prefissata nei giorni precedenti al 28 e 29 giugno, date  dello svolgimento dell'azione in questione. Nel  giorno 28 vedeva alle ore 19 l'inizio del fuoco dell'artiglieria sugli obbiettivi prefissati. Alle ore 20 dello stesso giorno il Comando della Brigata Cremona che doveva solgere l'azione verso la quota 85 comunicava che il piccolo tratto del Tamburo era ancora in possesso del nemico veniva occupato da reparti del 22° fanteria. Alle ore 20.30 reparti pure del 22° fanteria occupavano le doline a est del Tamburo di q. 93 e gran parte del tratto di trincea interposta tra tali doline e q. 121. Alle ore 23.25 nel terzo sottosettore truppe di cavalelria e del III° battaglione del 75° fanteria, avanzavano su quota 21 occupandola temporaneamente.
IL 29 Giugno si apre con vari tentativi da parte dei reparti della Brigata Napoli e della Cremona di avanzare che però a causa dell'insuffcienza di varchi nei reticolati non possono farlo.
Per tale motivo veniva richiesto di nuovo un intervento dell'artiglieria per produrre nuove breccie. Alle ore 3 veniva ripetuto ai Comandanti dei seottosettori di avanzare . Alle ore 3.50, truppe della VII^ Brigata di Cavalelria , inviate verso q. 77 giungono all'altezza della casa diroccata, ed altre del 76° (1° sottosettore) occupano un tratto del camminamento, Tamburo-Monte Cosich.
Vari tentativi di avanzata furono compiuti con buon esito solo in alcuni tratti. La mancanza della conquista delle quote in questione può ritenersi causata dall'insufficiente ampiezza e qauntità di breccie aperte nei reticolati, dal considerevole numero di mitraglitrici avversari collocate in posizioni dominanti ed infilanti, dalla tenace resistenza del nemico, aumentata dal tempetivo intervento di ingenti rincalzi e riserve, nonchè dal  suo violento e continuo fuoco di artiglieria di tutti i calibri. Alle ore 7.15 si ordinava ai Comandanti dei sottosettori di rimettere a tempo che sarà indicato l'operazione, e di tenere saldamente le posizioni occupate, impedendo che siano riattati i danni prodotti alle difese nemiche.
Alle ore 8 per ordine del Comandante del C.A. (Ten Gen. TETTONI) si comunicava di sospendere l'operazione fino alla sera. 
Nell'azione descritta  il I° battaglione del 8° Fanteria, veniva impiegato verso quota 77 dove vedrà la perdita in caduti di 20 uomini tra questi 4 uffciali, i Tenenti DE MARIA, FOSSATI, e il Sottotenente ORFEI.


 Il Sottotenente ORFEI Alfonso

 
 
Mappa con la dislocazione dei reparti il 28 giugno 1916 (nel cerchio la posizione iniale del 1° battaglione del 8° Fanteria:
 

 

Foto della quota 77 e di una posizione della quota :






Per questo post ringrazio Federica Delunardo per il suggerimento del Tenente FOSSATI.


mercoledì 7 aprile 2021

S.Tenente CARAPELLA Nicola


 

123° Reggimento Fanteria Brigata Chieti

 
Nato a Torricella Peligna (CH) il 30 Gennaio 1891 
Disperso sul Carso il 29 Luglio 1915


Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare 

 
Alla testa del suo plotone, si spingeva arditamente all'assalto di una trincea, trovandovi gloriosa morte.
Bosco Lancia, 29 Luglio 1915

Note Storiche:

Figlio di un modesto negoziante, frequentò le scuole tecniche di Ancona, distinguendosi tra i compagni meritando varie medaglie d'argento in condotta e profitto nello studio, conseguì la licenza tecnica a Jesi. Nel Luglio del 1910, conseguì la licenza d'onore nella sezione di ragioneria, con grande gioia dei genitori, che però non potè essere lunga in qunto entrambi si spensero nello stesso anno. Per rendersi utile a sè e alla società rinunciò alla borsa di studi per l'università commerciale Bocconi a Milano. Nel maggio 1911 fu destinato alla scuola superiore di commercio di Roma, nel novembre 1914, vi si addottorò in scienza commerciali ad amministrative. Nel farttempo si era arruolato in un plotone di allievi ufficiali del 81° fanteria, a Roma,con il grado di Caporale, quando diede l'esame per la laurea di scienza. Promosso Sergente, fu posto in distaccamento a Fontana Liri e poi a Marziana. Ai primi di maggio del 1915 fu promosso Sottotenentee arggiunse il deposito di Chieti che lo destinò al 123° Fanteria. Egli era entusiasta per l'entrata in guerra dell'Italia,quando varcò il confine con il suo reparto il 24 luglio 1915. La brigata Chieti per intera era sbracata a Palmanova e a Cervignano dopo aver eseguito il viaggio in treno da Verona, raccogliendosi per via ordinaria con il 123° e il Comando di Brigata a Ruda; col il 124° a Pascolet. IL 26 Luglio fu messa a disposizione del X° Corpo d'Armata (Turriacco), la Brigata parte col Comando alla ore 18.30 da Ruda e giunge a Cassegliano nella sera dietro al fronte della 19^ Divisione.
Il 28 Luglio il 123° per ordine del Comando del X° Corpo d'Armata fu messo a disposizone della 19^ Divisione dislocata in linea nel settore di Castelnuovo.
Il Diario della Brigata Chieti per il giorno 29 Luglio, data che vede la morte del Sottotenente CARAPELLA, non menziona nessuna azione, due righe scarne di commento descrivono quella  giornata :" Il Comando di Brigata è messo a, insieme ad un battaglione del 124° a disposizione della 19^ Divisione a Castelnuovo. Perdite : Ufficiali uccisi 2 - feriti 7. Non cita nessuna azione del 123° che invece ebbe luogo, il reggimento alla sera di quel giorno subì la perdita in morti di ben 61 uomini tra questi i due ufficiali conteggianti nella perdite del Diario di Brigata, che sarannoo il il Sottotenente CARAPELLA e il Capitano MALLEUS. 
Purtroppo nemmeno il diario del 123° saprà fornire notizie di quel giorno, inquanto mancante di quel periodo,. Solamente   nel diario della 19^ Divisione, viene descritta l'operazione di attacco che si svolse alal quale prese parte il 123° fanteria:
- Alle ore 5.50 viene ripresa l'azione. Il Generale MEOMARTINI (Brigata Catanzaro) ordina al Colonnello PORTA (Brigata Ferrara) di spingere a fondo l'attacco dell'ala destra giovandosi  del battaglione del 123° di estrema ala destra, del 50° battaglione ciclisti,  come rincalzo del 48° fanteria , assumendo la direzione del movimento, al Col. CASSOLI , del 142° Fanteria, comandante ala sinistra, di procedere risolutamente avanti col 142 fanteria e con 1 battaglione del  123°, avendo il 31° di rincalzo . Poichè poco concorsi possono dare le batterie dell'altopiano, perchè appena entrano in azione sono battute dall'artiglieria nemica, chiede che l'artiglieria di medio calibro e di campagna del piano, battano Doberdò, Marcottini e adiacenze. Il Comandante 3° Gruppo del 2° reggimento di Artiglieria pesante campale Maggior GUIDOTTI comunica che, non potendo agire gli obici da 149A per l'esigua distanza, due batterie da 149G e 149A batteranno rispettivamente Marcottini e Doberdò.
Alle 9.20 l'ala sinistra procede lentissimamente sotto il fuoco nemico verso la linee segnata da q. 177 - 164 - 121, portandosi verso sera verso il ciglio del costone a circa 200 metri dall'obbiettivo; l'ala destra trova invece seria difficoltà  in trinceramenti nemici molto solidi, e nel terreno. Verso le ore 14 l'ala sinistra . contrataccata dal nemico, lo respinge , e a sera si rafforza nel terreno conquistato, l'ala destra, avanzatasi di poco , ha avuto perdite sensibili, specie di ufficiali, e si rafforza circa 100 metri davanti al fronte presente, quas a contatto col reticolato di una trincea menica. L'artiglieria nemica in tutta la giornata ha mostrato grande attività contro le nostre trincee, senza però infliggere perdite gravi.
Alle ore 19.20 si disponeva che nella notte il 46° Artiglieria da campagna, sia pronto a battere il terreno a est e a sud est del Bosco Cappuccio, e San Martino, per creare una zona d''interdizione davanti alla nostre trincee e a quelle della 22^ Divisione; ed alle ore 23 si avverta il Com. del 46° Art. campagna che durante la notte, quando il fuoco di fucileria è intensificato, la sua artiglieria deve per breve tempo accellerare il tiro predisposto di giorno , per parare ad aventuali contrattacchi dell'avversario.
Nella notte il solito scambio di fucileria, senza conseguenze.
La situazione la sera come da annesso schizzo (vedi sotto).-
Si nota come  il diario di questa giornata della 19^ Divisione  non spiega in modo esaudiente di dettagli gli avvenimenti che hanno coinvolto i vari reparti nell'azione,  soprattutto quelli del 123° Fanteria.
Il sottotenente CARAPELLA verso il tramonto del 29 Luglio, in un assalto ad una trincea austriaca, fu ferito gravemente ad un ginocchio da una granata, tanto che la gamba era quasi staccata. Per la grande intensità del fuoco nemico i nostri dovettero tornare nella primitiva posizione, e mentre i suoi soldati stavano per prenderlo, un'altra granata arrivò e sfregiò lui e i soldati vicini, come asserì un soldato del suo plotone. Il mattino successivo, non fu più rintracciato.
 
Mappa con la situazione della 19^ Divisione alla sera del 28 Luglio 1915 :
 

 

Mappa con la situazione della 19^ Divisione alle ore 10 Luglio 191, si nota nella legenda nella mappa che il 123° ha i suoi reparti divisi, è molto probabile che il Sottotenente CARAPELLA  si trovasse con il suo reparto nel settore "B" più vicino al  Bosco Lancia:
 

Il Capitano MALLEUS Giuseppe del 123° Fanteria comandante della 5^ Compagnia ,

morto il 29 Luglio 1915: