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In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.
"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."
Vera Brittain
«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»
Carlo Salsa
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.
"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."
Vera Brittain
«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»
Carlo Salsa
venerdì 5 agosto 2016
S.Tenente GIOFFREDI Tommaso
142° Fanteria Brigata Catanzaro
Nato a Spoleto il 28 Marzo 1895
Morto a Quota 208 Sud il 16 Settembre 1916
Sepolto----------
Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare
Comandante di una sezione mitragliatrici, in un contrattacco che fruttò la conquista d'una trincea nemica, portò subito sulla linea di fuoco le proprie armi e personalmente le diresse contro l'avversario che ripiegava. Cadde poi colpito a morte
Carso, 17 Settembre 1916
Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Comandante di una sezione mitragliatrici, nel combattimento per la conquista di una posizione si portava audacemente in prima linea, mantenendosi calmo e sereno nell'adempimento del suo mandato. Perduti alcuni serventi, puntava personalmente un'arma, infliggendo forti perdite al nemico e contribuendo al buon andamento dell'azione. Comandante di compagnia nei combattimenti seguenti, diede costante esempio di coraggio ai suoi inferiori.
Monte San Michele, 6 Agosto 1916
L'ultima sua lettera:
Cara Mamma,
.....da questo luogo lontano dove io sono a difendere la Patria, il pensiero corre sempre a te, cara Mamma che sei l'unica al mondo che mi fa essere forte, che mi fa sopportare con rassegnazione tutte le sofferenze, tutte le fatiche che questa guerra guerra offre.
Ed il pensiero di rivederti presto mi anima e mi da forza per tornare sano e salvo fra le tue braccia.
Nei momenti più terribili del combattimento, il mio pensiero era fosso sempre a te, e la tua immagine mi si presenta ai miei occhi, mi incitava alla vittoria, e mi difendeva dalle pallottole che mi fischiavano incessantemente da tutte le parti.
In quisti momenti la parola Mamma è la sola che aleggia da tutte le bocche, e non vi è soldato che non abbia sulle labbra il nome della cara Mamma lontana che forse in quel momento prega per lui.
Il ferito non si lagna, ma grida, Mamma mia, il morente esala l'ultimo respiro invocando il nome di chi lo ha messo al mondo, perchè corra a accoglierli l'ultimo suo anelito.
L'unica parola che si oda fra il frastuono furioso della cannonate e delle fucilate è il caro nome di Mamma.
Ed anch'io nei momenti più difficili e quando lo scoppio di qualche granata mi buttava al suolo e mi copriva di terra ho gridato, credendomi perduto, Mamma mia! E tu mi hai protetto sempre, perchè sempre incolume mi sono sollevato.
L'amore per la Mamma maggiormente si comprende in quei momenti quando si è lontano da lei. Se avrò la fortuna di ritornare, sarà per me l'unica soddisfazione quella di poterti avere tra le mie braccia insieme al caro Papà...
Saluti a tutti a chi domanda di me. Baci infiniti a Papà e a Giulia. Ricevi tanti bacioni.
Tuo aff.mo figlio
Monte San Michele, 6 Agosto 1916
L'ultima sua lettera:
Cara Mamma,
.....da questo luogo lontano dove io sono a difendere la Patria, il pensiero corre sempre a te, cara Mamma che sei l'unica al mondo che mi fa essere forte, che mi fa sopportare con rassegnazione tutte le sofferenze, tutte le fatiche che questa guerra guerra offre.
Ed il pensiero di rivederti presto mi anima e mi da forza per tornare sano e salvo fra le tue braccia.
Nei momenti più terribili del combattimento, il mio pensiero era fosso sempre a te, e la tua immagine mi si presenta ai miei occhi, mi incitava alla vittoria, e mi difendeva dalle pallottole che mi fischiavano incessantemente da tutte le parti.
In quisti momenti la parola Mamma è la sola che aleggia da tutte le bocche, e non vi è soldato che non abbia sulle labbra il nome della cara Mamma lontana che forse in quel momento prega per lui.
Il ferito non si lagna, ma grida, Mamma mia, il morente esala l'ultimo respiro invocando il nome di chi lo ha messo al mondo, perchè corra a accoglierli l'ultimo suo anelito.
L'unica parola che si oda fra il frastuono furioso della cannonate e delle fucilate è il caro nome di Mamma.
Ed anch'io nei momenti più difficili e quando lo scoppio di qualche granata mi buttava al suolo e mi copriva di terra ho gridato, credendomi perduto, Mamma mia! E tu mi hai protetto sempre, perchè sempre incolume mi sono sollevato.
L'amore per la Mamma maggiormente si comprende in quei momenti quando si è lontano da lei. Se avrò la fortuna di ritornare, sarà per me l'unica soddisfazione quella di poterti avere tra le mie braccia insieme al caro Papà...
Saluti a tutti a chi domanda di me. Baci infiniti a Papà e a Giulia. Ricevi tanti bacioni.
Tuo aff.mo figlio
Tommaso
Il Sottotenente Gioffredi Tommaso non tornerà a casa, morirà nel corso della VII^ battaglia dell'Isonzo a Quota 208 Sud quando il suo Reggimento il 142° con il 141° fanteria che costituiva la Brigata Catanzaro era assegnato alla 31^ Divisione XIII° Corpo d'Armata, la sua azione fu marginale solamente due battaglioni il I° e il III° del 142° fanteria andarono a rinforzare il 122° fanteria Brigata Macerata impegnato verso Quota 208 Sud, contribuendo soprattutto a respingere i tentativi nemici di riprendere i tratti di trincea perduti.
Mappa della Quota 208 Sud tratta dal libro "I Tracciati delle Trincee della Grande Guerra" di Cernigoi e Pizzamus, modificata con linserimento dei nomi delle doline Italiane dal sottoscritto:
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