Ringrazio Alessandro Menafra autore di questo bellissimo video
Libri in Uscita
In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.
"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."
Vera Brittain
«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»
Carlo Salsa
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.
"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."
Vera Brittain
«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»
Carlo Salsa
lunedì 29 maggio 2017
giovedì 25 maggio 2017
Soldato PARDO Giuseppe
47° Fanteria Brigata Ferrara
Nato a Melicuccà (RC) il 20 Dicembre 1897
Morto sul Dosso Faiti il 25 Maggio 1917
Sepolto a ----------
Note Storiche:
Il 25 Maggio 1917, la Brigata Ferrara con i suoi Reggimenti 47° e 48° era in procinto di lasciare la zona d'operazione della 22^ Divisione XI^ Corpo d'Armata settore Faiti.
Dal 23 Maggio inizio dell'offensiva Carsica della X^ battaglia dell'Isonzo la Brigata effetto ripetuti attacchi contro le quote 464 e 378.
Il primo attacco si svolse alle ore 16.05 dove avvenne lo slancio della Fanteria dopo il fuoco di preparazione da parte dell'Artiglieria, subito gl' Imperiali aprirono un violento fuoco d'interdizione ferendo alcuni Ufficiali del 47°, ma la prima ondata riesce a raggiungere le prime linee avversari e occuparle. Ma subito gli Austriaci volgono verso le posizioni occupate un violento fuoco d'artiglieria e mitragliatrici, impedendo alle successive ondate di raggiungere come rinforzo alle prime.
Cosi alla fine ridotto a pochi uomini è costretto a cedere dopo un furioso contrattacco e ripiegare sulle linee di partenza.
Il giorno 24 prosegue l'azione con gli stessi obiettivi del giorno precedente, ma senza esito positivo.
Il giorno 25 la notte passa relativamente calma. Ci sono tiri delle opposte artiglierie sulle trincee e comunicazioni e le fanterie attendono di riparare i danni prodotti.
Durante la mattinata si svolge un fuoco metodico della nostra artiglieria e dopo le 12 il fuoco s'intensifica nel settore di quota 464 e Castagnevizza, provocando una violenta reazione nemica, causando diverse perdite, tra le quali anche quella del soldato Pardo Giuseppe del 47° Fanteria il quale la sua morte fu dovuta a causa di ferite prodotte dallo scoppio di granata nemica.
Mappa con indicate le linee opposte del Dosso Faiti:
Veduta sulle quote del Dosso Faiti da Castagnevizza :
Le Quote 432 e 366 viste dalle retrovie Italiane:
lunedì 8 maggio 2017
Cap. Magg. PELLIZZARI Guido
37° Reggimento Artiglieria da Campagna 6^ Batteria
Nato a Tricesimo (UD) il 18 Ottobre 1893
Morto a Villanova di Farra il 29 Novembre 1915
Sepolto ?? al Sacrario di Redipuglia c'è il suo Loculo in Memoria
Decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare
Capo pezzo, diede ai propri dipendenti costante, insuperabile esempio di
ardimento e di fermezza. Essendo stato incendiato dal tiro nemico il
riparo del proprio pezzo, con grave pericolo di scoppio delle numerose
granate contenute nella riservetta, animosamente intraprese l'opera di
estinzione e riuscì nell'intento, nonostante la mancanza di mezzi
adeguati ed il persistere del fuoco avversario. Per due volte, essendo
il pezzo soggetto al tiro di smonto, chiese di rimanere a proseguire il
tiro da solo e rimase impavido al suo posto, continuando il fuoco con
rapidità ed efficacia e dando fulgida prova di valore, finché, colpito
da una granata nemica, incontrò morte gloriosa.
Villanova di Farra, 25 -
29 novembre 1915.
Note Storiche:
Il 37°
Reggimento di Artiglieria da Campagna nel corso della IV^ Battaglia dell'Isonzo
si trovava a fronteggiare con le sue batteria la linea del Monte San Michele
posizionate presso Villanova di Farra, durante la giornata del 29 Novembre
1915, dove trovò la morte il Cap. Magg. Pellizzari si verificarono i seguenti
avvenimenti nel settore del XI° Corpo d'Armata nel quale apparteneva il 37°
Reggimento:
Durante la
notte niente di notevole .
Nella giornata la 22^ divisione
ha ordine di insistere per impadronirsi delle cime di S. Michele, specialmente
della cima 4 e del costone fra questa e la cappella diruta di S. Martino; la
21^ deve cooperare all’azione della 22^, la 29^ di mantenere tenace difensiva;
le batterie battere gli obiettivi delle fanterie, conseguire tiri di
interdizione, mantenere in soggezione le artiglierie nemiche.La 21^ divisione
riesce, coll’ estrema ala sinistra (una compagnia del 29°), ad occupare,
risalendo il valloncello di S. Martino, una trincea nemica a poche diecina di
metri dall’abitato di S. Martino, assicurando così ancor meglio il collegamento
con le truppe più avanzate della 22^ divisione; cattura alcuni prigionieri.Tutti
gli attacchi contro le cime di S. Michele da parte della 22^ divisione
falliscono, perché nonostante il fuoco di preparazione delle artiglierie di
grosso e medio calibro concentrato sugli obiettivi, il nemico può rioccupare
prontamente le suddette posizioni non appena le nostre artiglierie allungano il
tiro, e si oppone ad ogni nostro tentativo con fuoco di fucileria, di
artiglieria, mitragliatrici ed intenso lancio di bombe a mano. Sembra pertanto
che il nemico disponga a ridosso delle cime, e in tutta la loro prossimità, di
rifugi che lo sottraggono agli effetti del nostro tiro e gli permettono di
rioccupare prontamente le trincee non appena il nostro tiro viene allungato. In
conclusione la truppa della 22^ dopo venute in più punti a contatto con le
trincee nemiche, debbono sostare nelle posizioni di ieri, tranne il 148° che
stende l’occupazione sulla destra e alquanto innanzi, sino a prendere contatto
colla compagnia del 29° fanteria avanzatasi verso S. Martino.Sulla fronte della
29^ divisione, il 132° completa la conquista della trincea intermedia per
meglio assicurare il collegamento della sua destra colla sinistra del 130°. In
questa parziale azione sono catturati i prigionieri e materiali vari.
Mappa con la dislocazione nei pressi di Villanova di Farra di alcune batterie del 37° Regg. Art. da Campagna
Villanova di farra con veduta verso ilo Monte Fortin
Cippo in memoria del Cap. Magg PELLIZZARI nella zona Monumentale del Monte San Michele
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