In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

venerdì 28 febbraio 2020

Soldato DI CAMPLI Domenico





29° Reggimento Fanteria Brigata Pisa
Nato a Lanciano il 2 Febbraio 1887
Morto a Cotici il 12 Agosto 1916
Sepolto a .......


Note Storiche:
La Brigata Pisa nel corso della IV^ battaglia dell'Isonzo prese parte nel settore di San Martino del Carso ai vari attacchi dove il giorno 6 conquistò l'"Elemento Quadrangolare" e il giorno 9 Agosto ripresi gli attacchi contro il "Groviglio" conquistandolo proseguì l'avanzata verso il Vallone nella zona di Devetachi. 
Passato il Vallone il giorno 12 la Brigata si trova ad avere la seguente dislocazione :
29° Fanteria: 1° e 2° battaglione in riserva a Cotici e 3° battaglione di rincalzo
30° Fanteria 3° e 2° battaglione in 1^ linea, oltre la quota 187,  4° battaglione di rincalzo.
Alle ore 5,30 comunicata la situazione della Brigata alle ore 6, diramati gli ordini d'operazione.
Nel corso della giornata dopo ripetuti ordini ricevuti dal Comando di Divisione, ma l'ulteriore avanzata rimase pel momento impossibile. Si provvedono durante la notte i mezzi per l'avanzata all'indomani.
Il 12 Agosto vedrà   alle ore 11.30 muoversi dai loro appostamenti tutta la linea delle fanteria nel settore del Nad Logem e senza sparare un colpo di fucile, raggiunge i reticolati nemici: ordinatamente, a frotte, li sorpassa  e, rannodate le file al di là, si lancia all'assalto contemporanemante, avvolgendo la posizione di quota 212. I difensori sorpresi ed atteriti, si arrendono in gran  numero; molti di quelli che si ritirano fuggendo sono falciati dal nostro fuoco. L'azione dell'artiglieria, ammirevole per precisione, avendo quivi potuto accompagnare passo passo l'avanzata delle fanterie, ha contribuito potentemente al brillante successo. A mezzo giorno il Nad Logem,, già fortemente presidiato e difesto dal nemico era completamente in nostro possesso, e le fanterie procedevano oltre lentamente, rinforzate anche da un battagline ciclisti dato dalla 3^ Divisione di cavalleria.
La Brigata Pisa il giorno 12 Agosto subì la perdita di 2 morti per il 29° fanteria tra questi il soldato DI CAMPLI Domenico morto a seguito di un probabile colpo di artiglieria nel settore di Cotici, mentre il 30° fanteria ebbe 9 morti.

Mappa dislocazione 23^ Divisione il 12 Agosto 1916 (Mitja Juren)


 Veduta dal Bretovec verso quota 187 

:







venerdì 7 febbraio 2020

Soldato COLOMBO Ernesto




 66° Fanteria Brigata Valtellina

Nato a Treviglio il 27 Luglio 1897
Morto il 7 Settembre 1917 a Turriaco presso Osp. da Campo nr. 183
Sepolto al Sacrario di Redipuglia 5° Gradone Loculo 9820


Note Storiche:

Terminata la controffensiva Austriaca sul settore di Flondar per riconquistare le posizioni  perdute durante l'IX° Battaglia dell'Isonzo, la Brigata Valtellina o meglio i due battaglioni del 66°  erano stati messi a disposizione con il I° del Comandante del 77° fanteria, mentre il II° con il Comando del reggimento del Comandante la Brigata Toscana presso il viadotto di quota 36 e quota 89. Questo avvenne in data 5 Settembre 1917 dopo aver trovato posizione nelle trincee di Mandria.  Queste posizioni rimasero invariate anche il giorno 7 settembre data di morte del soldato COLOMBO.
Il fatto che la morte è pervenuta in un Ospedaletto da campo è plausibile che il ferimento avvenuto in combattimento risalga propio ai giorni precedenti quando il suo reggimento venne chiamato a contrastare l'attacco austriaco che iniziò nella notte del 4 settembre 1917. Lo stesso  diario storico della Brigata Valtellina conferma che dal giorno 5 al 7 Settembre non subì nessuna perdita.
Il giorno 4 Settembre gli austriaci verso l'alba preceduti da un violento fuoco d'artiglieria fatto con tutti i calibri, verso le ore 5 sferrano un contrattacco in forze tentando di ripendere le posizioni perdute nelle recenti azioni del 20-21 Agosto u.s.
Dall'inizio di tale contrattacco non si ebbero più notizie del 65° fanteria ne del III° battaglione del 66° e neppure dei Comandi di Reggimento.
Viene allora dato ordine (ore 16 circa)   al Capitano Torsello di assumere il Comando interinale del 66° e trasferirsi col I° e II° battaglione alle trincee Mandria di Monfalcone
perdite della giornata:
65° fanteria Ufficiali: morti 1, feriti 4, dispersi 44
                     Truppa: morti 1, feriti 60, dispersi 1600
66° fanteria Ufficiali: morti 1, feriti 5, dispersi 28
                     Truppa morti // feriti 300, dispersi 1100.

Sull'Albo d'Oro i morti di quel giorno risultano :
65° fanteria : 118 - 66° fanteria : 42
La maggior parte dei dispersi dichiarati in quella giornata finirono catturati dagli austriaci.



Zona di operazioni della Brigata Valtellina inizi Settembre 1917 :



 Quota 40 con l'ingresso sud della galleria ferroviaria visti dal casello ferroviario di Medeazza: