In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

giovedì 22 agosto 2019

S.Tenente GIUSTINIANI BANDINI Maria Giuseppe



4° Reggimento "Genova Cavalleria"


Nato  a Roma il 3 Settembre 1896
Morto a Vermegliano il 8 Agosto 1916
Sepolto a  -------


Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare 


Benchè non soggetto ad obblighi di leva, arruolatosi volontario per la guerra, sin dall'inzio della campagna, si segnalava ripetutamente per atti di coraggio, per abnegazione e spirito di sacrificio. Il 5 Luglio 1915 a Lucinico, benchè sconsigliatone dai suoi superiori, si recava volontario in località pericolosissima a tagliare i reticolati nemici. cadeva poi a Vermegliano l'8 Agosto 1916.


Note  Storiche:

A metà luglio 1916 la 1^ Divisione di cavalleria dà il cambio sul Carso alla 4^ Divisione, dove il "Genova" si trasferisce su autocarri, i famosi Fiat 18 BL, a Ronchi e pochi giorni dopo il 22 Luglio, sostituisce il Reggimento "Guide" nelle tormentate trincee di Vermegliano nel sottosettore dipendente dal Comando della Brigata Cremona, inquadrata a sua volta nella 16^ Divisione in trincea si disloca un gruppo di squadroni, mentre l'altro è posto a tergo di riserva.
Il 4  Agosto 1916 vede l'inizio delle operazioni della VI^ offensiva dell'Isonzo, gli obbiettivi della 16^ Divisione erano diretti contro i trinceramenti compresi tra il Monte Sei Busi e la Quota Pelata di Selz,  l'azione viene  svolta dalla Brigata Lazio 131° e 132° reggimento, Brigata Cremona 21° e 22° reggimento e il Genova Cavalleria che lo vedrà subire in quella giornata la perdita di 6 uomini uccisi e 10 feriti.   Tra gli uomini uccisi ci sarà anche il Tenente Falletti di Villafalletto Ermanno colpito da una granata.
Il 5 Agosto gli Squadroni del 2° Gruppo continuano la loro azione dimostrativa. nel pomeriggio violenta ripresa del tiro delle nostre artiglierie. Alle ore 21 allarmi per i gas asfissianti,  questa giornata i gialli del Genova subiranno la perdita di 1 morto.
Il giorno 6  Agosto si ripetono le azioni dimostrative , la batteria di bombarde posizionata nella Parallela "Pavia" tenta la demolizione del Ridottino Austriaco prospiciente la nostra linea. con risultati assi scarsi.
le perdite saranno per il Genova di un 1 morto e di 2 feriti.
Il 7 Agosto vede una vivace azione della nostra artiglieria assai viva contro le posizioni nemiche. Una pattuglia del 6° squadrone constata che è stato aperto il varco di 5 metri nei reticolati nemici e che il parapetto del trincerone austriaco è stato in vari punti intaccato.
L'8 Agosto  non si registrano azioni di rilievo nel settore del Genova. Un limitato bombardamento delle due artiglierie fa rilievo in questa giornata relativamente calma, però questo bombardamento vedrà la morte di 6 uomini e il ferimento di 3. Tra i sei caduti troverà la morte il Sottotenente GIUSTIANI BANDINI Maria Giuseppe, con ferita da pallottola alla testa, verrà poi sepolto nel cimitero provvisiorio della 16^ Sezione Sanità a Ronchi. 


Mappa Schieramento della 16^ Divisione il 4 Agosto 1916:

 


Linea Italiana sopra Vermegliano inizi parallela Pavia :



 Parallela Pavia:




Parallela Pavia nei pressi di "Lunetta Grisi".



 Tomba del Sottotenente GIUSTINIANI nel cimitero di Ronchi nel 1917:



Ringrazio per il prezioso aiuto Paolo Gropuzzo