In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

giovedì 25 aprile 2019

Tenente FINZI Riccardo




 
24° Reggimento Cavalleggeri di Vicenza

Nato a Genova il 3 Febbraio 1884
Morto a Castelnuovo del Carso  il 1 Agosto 1915
Sepolto al Sacrario di Redipuglia  8° Gradone - Loculo 15382






Note Storiche:

Siamo al termine della II^ battaglia dell'Isonzo cominciata il 18 Luglio 1915, dopo numerosi attacchi svolti nei veri settori del fronte carsico, e con scarse conquiste degli obbiettivi previsti, le operazioni stanno volgendo alla fine, nel settore della 19^ Divisione a est di Castelnuovo , si trovava in linea  la  il 142° reggimento della Brigata Catanzaro che unitamente ai reggimenti 124° alla destra e il 155° (22^ Divisione) sulla sinistra presidiava la linea conquistata nei giorni precedenti Data la scarsità di mitragliatrici operanti e in dotazione ai reggimenti di fanteria a inizio guerra  i quali  avevano solo una sezione per reggimento, furono aggregate le sezioni mitragliatrici dei reggimenti di Cavalleria. Alla Brigata Catanzaro e più precisamente al 142°. Il giorno 1 Agosto come descrive il Diario storico della Brigata, in mattinata la 3^ sezione fu assegnata al 142°, quella dei Cavalleggeri di Vicenza, che però risultò indisponibile perchè il bravo Tenente Finzi (Zinzi sul diario storico) che la comandava nell'eseguire una ricognizione nel settore di Castelnuovo del carso ), alle ore 6 e dieci fu ferito da un proiettile di fucile alla gola dove poi muore. Nella giornata stessa il comando di tale sezione venne assunto dal maresciallo ad essa addetto.


Il Tenente FINZI Riccardo dpo la sua morte fu sepolto nel cimitero di Sagrado  e prima di essere sepolto al Sacrario di Redipuglia riposava nel cimitero di Sdraussina . Da notare l'errato reparto indicato nel loculo (Cavalleggeri Foggia) foto sopra.




Schizzo della dislocazione dei reparti della 19^ Divisione del 1 Agosto 1915 tratte dal Diario Storico della Brigata Catanzaro:





Foto linea Italiana nei pressi di Castelnuovo





(foto Archivio M. Mantini)


Per la realizzazione di questo post ringrazio per il prezioso  l'aiuto Amos Conti e Federica Delunardo






venerdì 19 aprile 2019

Tenente CURIONE Andrea





134° Fanteria Brigata Benevento


Nato a Gioia del Colle il 4 Novembre 1885
Morto in Ospedaletto da Campo Austriaco il 27 Luglio 1915
Sepolto al Sacrario di Redipuglia  6° Gradone - Loculo 11037



Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare 


Alla testa della sua compagnia, si lanciava all'attacco della poderosa linea nemica, e se ne impadroniva dopo cruenta lotta. Nell'inseguimento dell'avversario, cadeva ferito a morte.
Monte Sei Busi, 25 Luglio 1915





Note Storiche:

il 134° Reggimento Fanteria Brigata Benevento nel corso della II° Battaglia dell'Isonzo fu schierato con la 27° Divisione nel settore tra Redipuglia e Vermegliano , dove partecipa dalla  giornata del 24 Luglio 1915 unitamente al 14° Fanteria alle azioni per la conquista del Sei Busi. Il giorno 25 vedrà l'occupazione delle quota 111 e 118 dove però quest'ultima fu abbandonata il giorno 26 dopo ripetuti contrattacchi Austriaci.
Nel diario del 14° Fanteria (Brigata Pinerolo), vengono così riportate le azioni di quel giorno 25 Luglio 1915:
Durante la notte, la pioggia incessante, il fuoco di artiglieria avversaria, quello della fucileria contro le nostre vedette più avanzate continuano a tormentare la truppa, la quale però, ciò nondimeno, alle ore 4.30 è pronto il nuovo assalto, a sinistra del fronte di operazione , avendo alle destra i tre battaglioni del 134° giunti nella notte a Redipuglia. La direzione del combattimento è presa dal Colonnello Paolini, quale più anziano, comandante del 134°. L'assalto finalmente riesce, impetuoso, furioso, incalzante. A tratti si fanno prigionieri soldati austriaci, a frotte altri si arrendono d'innanzi all'impeto delle baionette del 14° , che vittorioso mette piede su quota 111 dell'altopiano carsico.
Alla sera la truppa si trincera sulle posizioni conquistate, pronta a parare qualsiasi contrattacco, che non tarda a manifestarsi verso le ore 22, ma che viene respinto.

Il Tenente Curione lanciato all'assalto con la sua compagnia, venne una prima volta ferito da una scheggia di granata , ma poco dopo si rialzò, e ferito si lanciò incitando i suoi soldati, all'assalto alla baionetta . Una palla nemica lo colpì al petto e cadde gridando : "Avanti Savoia!" In gravissimo stato fu preso prigioniero dagli austriaci e curato in un ospedale da campo dove, dopo due giorni il 27 Luglio spirò.

Il suo loculo al Sacrario di Redipuglia porta il nome errato Adriano anziché Andrea.

  
Mappa con indicate le quote 111 e 118 del Monte Sei Busi:






Quota 118 del Monte Sei Busi: