In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

venerdì 19 aprile 2019

Tenente CURIONE Andrea





134° Fanteria Brigata Benevento


Nato a Gioia del Colle il 4 Novembre 1885
Morto in Ospedaletto da Campo Austriaco il 27 Luglio 1915
Sepolto al Sacrario di Redipuglia  6° Gradone - Loculo 11037



Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare 


Alla testa della sua compagnia, si lanciava all'attacco della poderosa linea nemica, e se ne impadroniva dopo cruenta lotta. Nell'inseguimento dell'avversario, cadeva ferito a morte.
Monte Sei Busi, 25 Luglio 1915





Note Storiche:

il 134° Reggimento Fanteria Brigata Benevento nel corso della II° Battaglia dell'Isonzo fu schierato con la 27° Divisione nel settore tra Redipuglia e Vermegliano , dove partecipa dalla  giornata del 24 Luglio 1915 unitamente al 14° Fanteria alle azioni per la conquista del Sei Busi. Il giorno 25 vedrà l'occupazione delle quota 111 e 118 dove però quest'ultima fu abbandonata il giorno 26 dopo ripetuti contrattacchi Austriaci.
Nel diario del 14° Fanteria (Brigata Pinerolo), vengono così riportate le azioni di quel giorno 25 Luglio 1915:
Durante la notte, la pioggia incessante, il fuoco di artiglieria avversaria, quello della fucileria contro le nostre vedette più avanzate continuano a tormentare la truppa, la quale però, ciò nondimeno, alle ore 4.30 è pronto il nuovo assalto, a sinistra del fronte di operazione , avendo alle destra i tre battaglioni del 134° giunti nella notte a Redipuglia. La direzione del combattimento è presa dal Colonnello Paolini, quale più anziano, comandante del 134°. L'assalto finalmente riesce, impetuoso, furioso, incalzante. A tratti si fanno prigionieri soldati austriaci, a frotte altri si arrendono d'innanzi all'impeto delle baionette del 14° , che vittorioso mette piede su quota 111 dell'altopiano carsico.
Alla sera la truppa si trincera sulle posizioni conquistate, pronta a parare qualsiasi contrattacco, che non tarda a manifestarsi verso le ore 22, ma che viene respinto.

Il Tenente Curione lanciato all'assalto con la sua compagnia, venne una prima volta ferito da una scheggia di granata , ma poco dopo si rialzò, e ferito si lanciò incitando i suoi soldati, all'assalto alla baionetta . Una palla nemica lo colpì al petto e cadde gridando : "Avanti Savoia!" In gravissimo stato fu preso prigioniero dagli austriaci e curato in un ospedale da campo dove, dopo due giorni il 27 Luglio spirò.

Il suo loculo al Sacrario di Redipuglia porta il nome errato Adriano anziché Andrea.

  
Mappa con indicate le quote 111 e 118 del Monte Sei Busi:






Quota 118 del Monte Sei Busi:









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