In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

mercoledì 31 dicembre 2014

Tenente BOMPIANI Giorgio




L° Battaglione Bersaglieri

Nato a Roma il 28 Settembre 1888
Morto a Castelnuovo del Carso il 30 Luglio 1915
Sepolto a Roma cimitero del Verano

Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare



Con esemplare calma e coraggio guidava la compagnia nei vari appostamenti, e nel condurla, poi, all'assalto, si lanciava primo, sulle trincee nemiche, dove cadeva mortalmente colpito.
Castelnuovo, 30 Luglio 1915


Tratto dal libro di Ludovico Lommi "Da Bersagliere ad Ardito":

II^ battaglia dell'Isonzo il L° Battaglione Bersaglieri si appresta ad entrare in linea per la prima volta, lo farà il giorno 28 Luglio 1915, lasciamo ora, al racconto del libro:

Al mattino del 28, al mio battaglione giunse l'ordine di portarsi in linea ed attaccare il Trincerone Rosso, uno dei famosi Trinceroni dei bollettini del Comando Supremo.
Già precedentemente erano stati scagliati attacchi considerevoli contro il Trincerone Rosso, ma i nostri sforzi erano sempre stati infranti dal nemico che si difendeva con forze preponderanti e con molte mitragliatrici.
Il 28 mattina, il 111° e 112° fanteria duramente provati, da aspri continui combattimenti, ricevettero il cambio da noi. Dal bosco di Sagrado alle quattro, in perfetto ordine e silenzio, ci preicipitammo su  Castelnuovo e, ormai in campo aperto, ci schierammo in ordine di combattimento.
Verso mezzogiorno fu recapitato l'ordine di occupare quota 121.
Oltre la nostra trincea c'era una larga dolina capace di accogliere un plotone poi, avanti ancora, un piccolo riparo abbandonato, cento metri più in là il trincerone austriaco.
Lo schieramento d'attacco del battaglione comprendeva le 4 compagnie, con due plotoni in prima linea e due di rincalzo. Quello del S.Ten Lommi faceva parte della 5^ Compagnia comandata dal Tenente Bompiani.
Il tenente Bompiani alla testa della 5^ compagnia, che era la compagnia di direzione, si scagliarono risolutamente avanti e raggiunsero il primo riparo.  Parve che dal trincerone avessero notato l'audacia dei bersaglieri, e allora un violento fuoco di fucileria e mitragliatrici cominciò sulle nostre posizioni, rendendo impossibile il successivo balzo.
L'attacco si arrestò inesorabilmente e il terreno fu seminato di morti e di feriti.
Subito dopo Il S.Tenenete Lommi rimane ferito gravemente.
Il Tenente Bompiani mi chiedeva affettuosamente: "Dove sei ferito, povero amico, dove sei ferito?"
Mi sentivo morire, il mio sangue mi usciva anche dalla bocca, chiedevo insistentemente da bere.
Ora la fucileria era spaventosa.
Ad un tratto le vedette diedero l'allarme: "Gli Austriaci vengono avanti!"
Il Tenete Bompiani si alzò con impero e disse" Su bersaglieri! Chi si sente d'impugnare un fucile, per i nostri feriti, per la vita di tutti, si alzi!". Si alzarono tutti. " Sparate con calma! Puntate con calma!!
Una mattina in ospedale il bersagliere Vinti - il mio attendente, si presentò tutto commosso: al primo vedermi delle lacrime gli solcarono le guance.
"Signor Tenente, si diceva, che lei era morto!"
Mi...disarmò, gli chiesi di darmi qualche notizia.
Brutte notizie: Il nostro Tenente aveva ricevuto l'ordine di avanzare ad ogni costo e dopo aver invano esposte le gravi difficoltà nell'attaccare il trincerone, era andato a morire con pochi votati alla morte: Chiodini, Garagnani... Garagnani uno dei miei salvatori.
La compagnia era distrutta, aveva perduto più di centocinquanta uomini e si trovava senza ufficiali. Il cadavere del povero tenente era sotto i reticolati del Trincerone; quanti avevano tentato di recuperaro avevano perso la vita. Il Generale Bompiani, padre del Tenente, era stato avvertito dell'accaduto e si trovava a Castelnuovo desolatissimo.
Il cadavere dell'eroico Tenente Bompiani fu recuperato ormai in decomposizione, dal caporale Zanchetta il 10 Agosto 1915; nell'eroica impresa il valoroso guadagnò la medaglia di bronzo al valore.

la mappa tratta dalla Relazione Ufficiale dell'Esercito Italiano con indicato il Trincerone Rosso:


Tomba del Tenente Bompiani al Cimitero del Verano a Roma:


Per la foto ringrazio Federica Delunardo


Nessun commento:

Posta un commento