In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

giovedì 12 marzo 2015

Sergente RANGHINO Francesco



249° Fanteria Brigata Pallanza

Nato a Oldenico (VC) il 2 Settembre 1889
Morto sulla Montagnola di Castagnevizza del Carso il 24 Maggio 1917
Sepolto a -------
Non risulta sepolto al Sacrario  Redipuglia tra i caduti noti


Note Storiche:

X^ Battaglia dell'Isonzo la Brigata Pallanza è in forza alla 58^ Divisione del  XI° Corpo d'Armata di fronte a Quota 363 con l'obbligo di attaccarla all'inzio dell'offensiva il 23 Maggio, appoggiando l'attacco della 4^ Divisione contro le linee di Castagnevizza del Carso piu' a Sud. Per la Brigata Pallanza fu il suo battesimo del fuoco.
Il giorno 24, le Divisioni citate dovranno rinnovare gli attacchi contro le stesse posizioni del giorno precedente, alle 6 comincia il fuoco di preparazione dell'artiglieria; l'avversario risponde battendo con grossi e medi calibri le nostre prime linee e quelle dei rincalzi. Il tiro nemico procede con un crescento impressionante; alle 8 ha raggiunto una violenza estrema.
Ciò malgrado le valorose truppe della Brigata Barletta (4^ Divisione), che hanno subito perdite gravi, all'ora prescritta riescono ad impadronirsi di slancio della prima linea nemica a Ovest di Castagnevizza.
Sulla rimanente fronte le truppe escono dalla trincea ma non riescono ad avvicinarsi alla linea nemica oltrechè per il violento fuoco dell'artiglieria, pel il fuoco delle mitragliatrici in caverna che paralizzano ogni movimento.
La Brigata Pallanza rimarrà ancora in linea per tutta la giornata del 24,  fino al 28 maggio quando verrà ritirata dalla prima linea per recarsi a riposo.


Il Sergente Ranghino morirà nell''attacco del 24 maggio colpito da una  granata;  egli aveva altri 4 fratelli al fronte,  lasciò la moglie Regina Lorenzetti e la sua bambina piccola di nome Amalia.


Lo schieramento all'inizio della X^ Battaglia dell'Isonzo:



Panoramica della Quota 363 si vedono i reticolati delle linee  Austriache (R.U. Italiana)



La Montagnola vista da Castagnevizza del Carso:





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