In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

lunedì 10 novembre 2014

Tenente SALEM Nicola

         


                       


68° Fanteria Brigata Palermo

          

Nato a Bari il 29 Aprile 1889
Morto il 30 Novembre 1915 sul Monte San Michele
Sepolto al Sacrario Caduti d'Oltremare di Bari


   Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare



Benchè ammalato, usciva dalla trincea alla testa al suo Plotone, cadendo colpito a morte mentre incitava i suoi soldati all'attacco.
Monte San Michele 29 Novembre 1915 


Il luogo è il Monte San Michele è in corso la IV^ battaglia dell'Isonzo

Tratto dal libro "TRINCEE Confidenze di un fante" di Carlo Salsa edizioni MURSIA:

Il tenente Salem incontra nel suo fifaus l'autore e gli dice:
- Domani dobbiamo effettuare un attacco: spettava a voi, ma in seguito al bombardamento di oggi e alle vostre perdite hanno passato a noi la faccenda: cento di questi giorni.-
- Eh stavolta non me la cavo più! Non si può fidare ogni volta nel miracolo. Che vuoi fare? Mi spetta, vado. Ma si crepasse almeno per qualcosa! Si deve morire così perchè ci spetta di morire, perchè è venuta la nostra volta, e non c'è più niente da fare: noi lo sappiamo bene che non si può, che sarà tutto inutile finchè ci manderanno contro i reticolati intatti. Ma va a raccontarla a loro. Loro stabiliscono che la trincea si deve prendere e noi a pensare al resto: giocano al lotto un numero, a caso può capitare una promozione per merito di guerra. Non si sa mai.-

- Improvvisamente il bombardamento cessa, nella pausa un'angoscia sospesa.
Negli appostamenti del plotone d'assalto la massa pigiata tumultua; dei brandelli di fumo si attorcigliano, pigri, sulla trincea nemica che tace e attende.
Il Tenente Salem balza fuori, solo, agitando nell'aria la rivoltella impugnata: grida.
Una detonazione solitaria - grottesca e insignificante come il copo di un turacciolo che esploda, attraverso il clamore che si si perpetua negli orecchi - risuona. salem sembra impigliarsi nel groviglio che s'accumula ungo il bordo della trincea: senza un grido rotola giù a braccia aperte, a testa bassa: sgorgo la sua sagoma rovesciata sulla catasta dei morti: un cencio.

 mappa zona Monte San Michele del 10 Novembre 1915:





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