In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

giovedì 13 novembre 2014

Aspirante COMIN Alessandro




44° Reggimento Artiglieria da Campagna


Nato a Padova il 13 Settembre 1897
Morto a Castelnuovo il 18 Giugno 1916
Sepolto ---------


Tratto dal suo Memoriale:

5 Giugno 1916
Scrive a suo padre una lettera dove dice: -  Anche quest'oggi a mezzogiorno cominciarono ad arrivare 3 o 4 granate da 152. Una colpì giusto il ricovero di un caporal maggiore, ma non si ebbe niente del tutto le altre erano ben aggiustate. Non avendo nessun ordine di sparare, e tutti i serventi dei pezzi se la mocarono, nei ricoveri restammo solo io, il Tenente Rossi, che  mi è simpaticissimo per il suo coraggio, ed è il mio capo-pezzo ai nostri pezzi. A cose terminate, mi chiamò e mi disse: Comin, com'è che non sei entrato come gli altri nel ricovero? Signor Tenente, risposi, c'era Lei ai pezzi, potevo restarci anch'io che sono volontario, tanto è meglio morire sul proprio cannone che in una buca. Mi guardò, sorrise e battendomi una mano sulla spalla mi disse semplicemente: Hai ragione!
Papà non puoi immaginare quello che non abbia provato a quelle due semplici parole. C'era tutto. Non lo credi Papà mio? non ti saresti commosso tu pure?

Il destino di Alessandro fu beffardo perche' 13 giorni dopo morira' proprio in un ricovero colpito in pieno da una granata nemica uccidendolo sul colpo assieme ad altri soldati della sua 1^ batteria.

  Il cimitero di San Pier d'Isonzo dove fu sepolto
COMIN Alessandro (fonte Memoriale)


Per la foto ringrazio Silvia Musi



1 commento:

  1. Un messaggio commovente al papà, quanto rispetto e amor di patria. Valori a cui oggi i ragazzi non danno più valore.

    Alessandro Comin (TV)

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