In questo blog voglio raccontare e trasmettere le storie di questi uomini diventati soldati e che oggi a cent’anni di distanza non vengano dimenticati.
Sono storie nella storia di quella che fu la Grande Guerra.
Questi caduti sono morti sul carso, in quei due anni e mezzo di sanguinose battaglie, molti di questi oggi riposano al sacrario di Redipuglia con un nome, ma per la maggior parte questo non è stato possibile. Voglio così onorare la loro memoria con questo mio tributo.

"Vorranno dimenticarvi, vorranno che io dimentichi, ma non posso e non lo farò. Questa è la mia promessa a voi a tutti voi."

Vera Brittain



«Qui ci verranno dopo la guerra a fare la gita di ferragosto. E diranno: se c’ero io! Ci saranno i cartelli-rèclame e gli alberghi di lusso! Passeggiate di curiosità come ai musei di storia naturale; e raccatteranno le nostre ossa come portafortuna.»

Carlo Salsa

lunedì 10 novembre 2014

Sergente CERUTTI Federico






29° Fanteria Brigata Pisa


Nato a: Nichelino il 30 Gennaio 1885
Morto il 22 aprile 1917 sul Volkovnjak
Sepolto al Sacrario di Redipuglia


 


Decorato di medaglia di Bronzo al Valor Militare


Nel contrattacco dimostrò coraggio, calma, intelligenza e disprezzo del pericolo, lanciando bombe a mano e riuscendo a fermare un gruppo di avversari, che tentavano di avanzare.
 Bosco Cappuccio, 15 marzo 1916



Tratto dal libro TERZA ARMATA di Achille Contino:

- Cerutti è ferito.
- Lo so, ma tu come ti senti?
- Una scheggia, qui al braccio dev’essere restata dentro. Addio!
E proseguì per il suo cammino con il suo solito umore, nient’affatto sorpreso
di quell’incidente.
Arrivai alla famosa piazzola. Mi dissero che una Springht-granata aveva infilato la trincea arrecando tutto quel danno. In terra vi erano tracce di sangue e schegge del proiettile esploso. I soldati restavano inoperosi e malinconici.
- Dica, Signor Tenente se la cavarà il povero Cerutti? E il tenente Aragiusto non è grave, non è vero?
- Guariranno tutti e due! Ed ora……
Ed ora… quel mestiere che imponeva di soffocare ogni sentimento di pieta’ e di sconforto; per quella maschera che il Colonello aveva raccomandato di tenere sul volto, dovetti comandare a voce secca:
- Su, a voi, al lavoro! Pel momento il Sergente Carillo prenderà il comando del Plotone di Cerutti , e Visaggio farà da solo. Date il cambio alle vedette, è l’ora.
Dal ricovero sentivo i picconi che battevano sulla roccia e i soldati che si passavano la consegna. Pensavo se Cerutti morisse sarebbe un delitto!
- Due giorni dopo durante il cambio per trasferirci alle posizioni di Konec i portarancio annunciarono:
- Il Sergente Cerutti è spirato ieri sera all’Ospedale di Gradisca

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